Elisa Corrà nuova presidente del CSV Belluno Treviso

È Elisa Corrà la nuova presidente del Csv Belluno Treviso. Subentra ad Alberto Franceschini, che lo ha diretto dal 2021. Il nuovo consiglio direttivo, eletto nel corso dell’assemblea dello scorso 18 giugno, è composto da quattro consiglieri in rappresentanza di Belluno (oltre alla presidente vi sono Gina Bortot, Paolo Colleselli, Maurizio Vecchio) e quattro in rappresentanza di Treviso (Anna Corò, Antonio Dalla Rosa, Umberto Tronchin, Giovanni Sollima).

Bellunese, di Quero Vas, Corrà è stata vicepresidente del Csv sempre da inizio 2021 e impegnata in altre realtà associative bellunesi (è presidente di Jabar e consigliere del Comitato d’Intesa).  È la prima donna presidente nella storia più che ventennale del Csv sia per quanto riguarda il Bellunese che il Trevigiano: diverse donne hanno portato avanti cariche in direttivo negli anni passati, ma per la prima volta c’è un cambiamento alla guida, segnale di apertura al mondo femminile.

«Una soddisfazione personale, certo, ma soprattutto sono interessanti le progettualità che ci attendono e che porteremo avanti», dichiara Elisa Corrà. «Questo mandato ci consentirà di costruire un percorso di condivisione di idee della durata di un triennio, potendoci concentrare, dunque, su obiettivi non solo di breve periodo ma con una programmazione che miri alla continuità, ragionando su un tessuto interprovinciale. Le analisi e gli interventi per il mondo del Terzo settore andranno basati su una territorialità ampia, che coinvolge Belluno e Treviso, pur osservando le specificità dei due territori. Il percorso dei primi 18 mesi di vita del Csv Belluno Treviso, inoltre, è stato frutto dell’atto costitutivo, come voluto dalla riforma del Terzo settore che ha stabilito l’accorpamento di alcuni centri su territorio nazionale. Quella del 18 giugno è stata un’assemblea importante perché l’elezione democratica dei presenti ha segnato l’avvio di un nuovo percorso che consentirà di avviare progettualità sulla base di scelte ragionate ed equilibrate a vantaggio di entrambi i territori».

Da dove si partirà? «Tra le prime istanze, di sicuro bisognerà mettere a fuoco le esigenze del tessuto associativo dei due territori, in particolare delle piccole associazioni che stanno scontando di più la transizione complessa della riforma del Terzo settore. Su questo sarà necessario anche intercettare i bisogni sociali emergenti; scopo primario del Csv, infatti, è sì fornire servizi per gli enti del Terzo settore in svariati settori, dalla formazione alle consulenze, dalla ricerca alla promozione, ma il Centro è anche luogo ideale nel quale dare vita a un osservatorio delle esigenze sociali, che funga in pratica da sentinella per il territorio. Un altro compito, nel breve periodo, è quello di fare conoscere maggiormente la realtà del Csv a chi non ha ancora usufruito dei servizi, spiegando bene la sua funzione, e connettersi con tutte le realtà associative del territorio anche quelle che sono assenti soltanto perché non ne comprendono appieno le potenzialità».

Concorsi Zanzotto e Rigoni Stern: gli studenti premiati

Studenti liceali sia di Belluno che di Treviso per Rigoni Stern mentre tre universitari della veneziana Ca’ Foscari convincono per il loro impegno dedicato a Zanzotto.

Molti gli alunni bellunesi e trevigiani premiati ieri, venerdì 24 giugno, all’auditorium “Battistella-Moccia” di Pieve di Soligo per i concorsi letterari, organizzati e promossi dal Csv Belluno Treviso e dedicati agli scrittori Andrea Zanzotto e Mario Rigoni Stern. La cerimonia è stata organizzata dal Csv con il sostegno del comune di Pieve di Soligo (terra nativa di Zanzotto).

Primo premio per il bando dedicato a Rigoni Stern – cui potevano partecipare studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Belluno e Treviso e dedicato alle dinamiche ambientali e ai cambiamenti climatici – al lavoro collettivo della classe 3A Scientifico del Liceo “Giorgio Dal Piaz” di Feltre, coordinata dall’insegnante Anna Rosa Cavallari. Il saggio dal titolo “Mario Rigoni Stern: cantico della natura” è frutto degli alunni Nicola Aguanno, Pietro Aspodello, Alessia Bassani, Natalie Berton, Ilaria Bona, Davide Bonan, Clara Bosco, Erika Campigotto, Leonardo Cappellin, Maddalena Capretta, Eleonora Carisdeo, Rebeca Cecchet, Giulia Ioana Chiscoci, Rocco De Bastiani, Matilde De Carli, Carlo Gallon, Tommaso Largura, Michelle Maddalozzo, Nicolò Pellencin, Erica Perco, Agnese Piccolin, Diego Proverbio, Nikole Scarton, Rossella Tissot, Arianna Tres, Emanuela Vendrami, Greta Zuglian.

Trevigiano il resto del podio: secondo posto per Asia Favarin di Musano di Trevignano, 16 anni, del Liceo “Giorgione” di Castelfranco Veneto col racconto “Incontro di fine autunno”; terzo gradino per il trevigiano Leonardo Sultato, 16 anni, del Liceo “Da Vinci” di Treviso col racconto “Sulle orme del sergente”.

Tutto occupato da studenti dell’Università Ca’ Foscari di Venezia il podio del premio dedicato a Zanzotto (e riservato a studenti universitari di tutta Italia ma con residenza a Belluno e Treviso) che, partendo dall’attenzione del poeta alle dinamiche ambientali, suggeriva quale spunto le tematiche del paesaggio e della natura.

Primo posto per Benedetta Marconato di Zero Branco, 22 anni, studentessa di lettere, che ha partecipato con un saggio dal titolo “Zanzotto, poeta ambientalista”. Al secondo posto Erich Kuehl di Belluno, 24 anni, studente di storia, con “La natura e l’altro. Escursioni mistiche e poetiche tra Zanzotto e Panikkar”. Terzo posto per Lorenzo Chiesura di Alpago, 23 anni, che studia Scienze della società e nel suo elaborato ha presentato un ritratto sufficientemente completo dello scrittore.

Alla cerimonia ha preso parte la vicesindaca e assessore alla cultura Luisa Cigagna, dicendosi soddisfatta per l’andamento del concorso e per averne ospitato la premiazione nella terra natale di Zanzotto. Erano presenti anche alcuni dei componenti della giuria formata dagli autori Giuseppe Mendicino e Sergio Frigo, dai direttori del Csv Belluno e Treviso Nevio Meneguz e Francesca Franceschini e da Franco Piacentini, già consigliere del Csv oltre che ideatore e referente dei due bandi letterari.

In occasione dell’evento è stato anche proiettato il cortometraggio “Come Alberi” del Laboratorio Inquadrati di Belluno, una riflessione sul rapporto tra uomo e natura partendo dal disastro di Vaia con un invito alla ripartenza.

Invecchiamento attivo: il 25 maggio a Santa Caterina incontro con i Volontari

Ultimo appuntamento insieme alle realtà del mondo del Volontariato per il primo ciclo del progetto “Attivo il mio Tempo” promosso dal CSV Belluno Treviso. Nella Marca, in sole tre settimane, già coinvolte oltre 100 persone over 55

È in programma domani, mercoledì 25 maggio, alle ore 18.00, nella Sala Coletti del Museo di Santa Caterina a Treviso, l’ultimo incontro informativo del calendario organizzato nell’ambito del progetto Attivo il mio tempo: un pensionamento generAt(t)ivo”. Un progetto, quello promosso dal CSV Belluno Treviso per incentivare l’invecchiamento attivo, inaugurato il 9 maggio scorso e che domani si avvia a chiudere il primo ciclo di cinque appuntamenti informativi nella Marca con un bilancio in positivo. Nelle ultime tre settimane, infatti, sono stati ben un centinaio i partecipanti agli incontri per conoscere le realtà associative del territorio attraverso l’esperienza diretta di chi è già volontario. Numeri incoraggianti per l’innovativo progetto, rivolto agli over 55, che proseguirà prima con attività di orientamento dedicate e poi, dal mese di giugno, con la formazione specifica, accompagnando infine i partecipanti all’inserimento in una delle Associazioni di Volontariato del territorio.

L’iniziativa, coordinata dal CSV Belluno Treviso nell’ambito di un programma di appuntamenti che si svolgeranno tutto l’anno guarda in particolare a chi è pensionato o prossimo al pensionamento. Il progetto – sviluppato nell’ambito della co-progettazione finanziata dalla Regione del Veneto e realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Treviso-Belluno e le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil – mira a stimolare la cittadinanza attiva, formare nuovi volontari e avviare nuove esperienze per promuovere opportunità di relazione sociale, apprendimento intergenerazionale, e partecipazione, arricchendo di nuova linfa le Associazioni.

I partecipanti al progetto “Attivo il mio tempo” avranno modo di conoscere il mondo del Volontariatoaccedere a uno sportello di orientamento dedicato, partecipare ad attività formative specifiche per diventare volontari, come quelle proposte da Università del Volontariato. Una volta prescelto uno tra i diversi ambiti operativi – anziani, disabili, minori, ambiente, povertà – il percorso prevede poi l’ingresso in un’Associazione di Volontariato per entrare o tornare a far parte di una delle tante realtà sociali del proprio territorio, aiutare chi è più in difficoltà rimanendo attivi e continuando a mettere a frutto le proprie passioni e abilità.

“La pandemia ha evidenziato quanto sia importante il ruolo e la qualità della vita delle generazioni più anziane per la coesione e la tenuta del nostro sistema sociale – afferma Alberto Franceschini, Presidente del CSV Belluno Treviso –. E il progressivo invecchiamento della popolazione ci pone davanti a sfide che vanno affrontate con urgenza e in sinergia con tutti gli attori nel territorio. Avere anziani più attivi, indipendenti e autonomi significa migliorare non solo la loro qualità della vita e delle loro famiglie, ma il benessere della collettività. In quest’ottica la straordinaria risposta delle persone che hanno partecipato ai primi incontri ci sprona a continuare sulla strada intrapresa. Per questo, stiamo già pensando a riproporre un secondo ciclo di eventi informativi per il prossimo autunno”.

 

Mercoledì 25 maggio, ore 18.00-19.30

Sala Coletti, Museo di Santa Caterina

Piazzetta Mario Botter 1, Treviso

L’evento si svolge con il patrocinio della Città di Treviso

Per segnalare la propria presenza all’incontro in programma, è possibile compilare il form al link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScQxBiywQBbWCGqq6j5E0IU0JmC0iAOk1Fn-V_gZY2_ocGx5Q/viewform

Volontariato e “active ageing”

Il 9 maggio al via gli incontri dedicati agli over 55 insieme agli Enti del Terzo Settore territoriali. Franceschini (CSV): “Anziani più attivi per migliorare non solo la loro qualità della vita e delle loro famiglie, ma il benessere della collettività”

Incentivare l’invecchiamento attivo e la cultura del Volontariato, combattendo i fenomeni di marginalità e fragilità, per una maggiore inclusione sociale dei cittadini in fase di pensionamento o pensionati, veri protagonisti nella costituzione di comunità più solidali e vicine al prossimo. Questo l’obiettivo del nuovo progetto “Attivo il mio tempo: un pensionamento generAt(t)ivo”, promosso da CSV Belluno Treviso con i Coordinamenti del Volontariato e le Associazioni del territorio trevigiano e di quello bellunese. Ai nastri di partenza, da lunedì 9 maggio, le prime attività in calendario per quello che sarà un ciclo di 10 incontri pubblici dedicati nell’ambito della co-progettazione finanziata dalla Regione del Veneto e realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Treviso-Belluno e le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil delle due province.

Le iniziative, coordinate dal CSV Belluno Treviso nell’ambito di un programma di appuntamenti che si svolgeranno tutto l’anno con il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore territoriali, si rivolgono in particolare agli over 55, a chi è già in pensione o è prossimo al pensionamento. Il progetto, attivo nelle province di Treviso e Belluno, mira a promuovere la cittadinanza attiva, formare nuovi volontari e avviare nuove esperienze per promuovere opportunità di relazione sociale, apprendimento intergenerazionale, e partecipazione delle persone che invecchiano, arricchendo di nuova linfa le Associazioni.

Con il progetto “Attivo il mio tempo” le persone potranno conoscere le realtà associative del proprio territorio attraverso l’esperienza di chi è già volontario e scoprire cosa poter fare, accedere a uno sportello di orientamento dedicato, partecipare ad attività formative specifiche per diventare volontari, come quelle proposte da Università del Volontariato. Una volta prescelto uno tra i diversi ambiti operativi – anziani, disabili, minori, ambiente, povertà – il percorso prevede poi l’ingresso in un’Associazione di Volontariato per entrare o tornare a far parte di una delle tante realtà sociali del proprio territorio, aiutare chi è più in difficoltà rimanendo attivi e continuando a mettere a frutto le proprie passioni e abilità.

“La pandemia ha evidenziato quanto sia importante il ruolo e la qualità della vita delle generazioni più anziane per la coesione e la tenuta del nostro sistema sociale – afferma Alberto Franceschini, Presidente del CSV Belluno Treviso –. E il progressivo invecchiamento della popolazione ci pone davanti a sfide che vanno affrontate con urgenza e in sinergia con tutti gli attori nel territorio. Avere anziani più attivi, indipendenti e autonomi significa migliorare non solo la loro qualità della vita e delle loro famiglie, ma il benessere della collettività. In quest’ottica stiamo lavorando a uno sviluppo della progettualità di rete che coinvolga anche le imprese con l’avvio di un percorso partecipato che premi la fuoriuscita dall’azienda delle persone over 55 attraverso un meccanismo di formazione alla preparazione al pensionamento”.

 

Di seguito i primi 10 appuntamenti in programma, con il calendario degli incontri informativi nelle province di Treviso e di Belluno.

Iscrizioni al link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScQxBiywQBbWCGqq6j5E0IU0JmC0iAOk1Fn-V_gZY2_ocGx5Q/viewform

 

Gli incontri nel territorio trevigiano:

Lunedì 9 maggio, ore 18.00-19.30, Auditorium Biblioteca a Montebelluna

Mercoledì 11 maggio, ore 18.30-20.00, Sala Mons. Da Col a Conegliano

Venerdì 13 maggio, ore 18.00-19.15, Sala Concerti Palazzo Moro a Oderzo

Venerdì 20 maggio, ore 18.00-19.30, Centro Sociale a Mogliano Veneto

Mercoledì 25 maggio, ore 18.00-19.30, Sala Coletti Museo di Santa Caterina a Treviso

 

Gli incontri nel territorio bellunese:

Mercoledì 18 maggio, ore 17.30-19.00, Sala “Don Tamis” ad Agordo

Venerdì 20 maggio, ore 17.30-19.00, Sala “Fabris” a Pieve d’Alpago

Lunedì 23 maggio, ore 17.30-19.00, Sala Consiliare del Municipio a Calalzo di Cadore

Venerdì 27 maggio, ore 17.30-19.00, Centro Giovani Feltre – Palazzina Bonsembiante. Casa dei Beni Comuni, via Borgo Ruga 42/a a Feltre

Lunedì 30 maggio, ore 17.30-19.00, Sala Conferenze Palazzo “Bembo” a Belluno

 

Per maggiori informazioni, consultare la pagine web www.trevisovolontariato.org/progetti/attivo-il-mio-tempo/ e www.csvbelluno.it/4481-attivo-il-mio-tempo.html

Zanzotto e Rigoni Stern: premiazione concorsi letterari

Appuntamento a domani, venerdì 24 giugno, a Pieve di Soligo per la premiazione dei concorsi letterari, organizzati e promossi dal CSV Belluno Treviso, dedicati agli scrittori Andrea Zanzotto e Mario Rigoni Stern e riservati agli studenti di Belluno e Treviso. La cerimonia, promossa dal CSV con il sostegno del comune di Pieve di Soligo (terra nativa di Zanzotto), si terrà all’auditorium “Maria Maddalena Battistella-Moccia” alle ore 18.00.

In occasione dell’evento, verrà proiettato il cortometraggio “Come Alberi” del Laboratorio Inquadrati, una riflessione sul rapporto tra uomo e natura partendo dal disastro di Vaia con un invito alla ripartenza. Saranno presenti gli studenti finalisti e la graduatoria verrà comunicata nel corso della serata. Sono invitati a partecipare l’intera cittadinanza, come anche tutti gli autori; l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

I bandi erano stati editi in occasione dei cent’anni dalla nascita, nel 2021, sia di Zanzotto che di Rigoni Stern. Al bando dedicato a Zanzotto potevano partecipare tutti gli studenti universitari residenti a Belluno o Treviso. Ricordando l’attenzione di Zanzotto alle dinamiche ambientali, gli argomenti suggeriti quale spunto agli studenti erano il paesaggio e la natura.

Riservato alle scuole secondarie di secondo grado di Belluno e Treviso, invece, il bando dedicato a Rigoni Stern con partecipazione individuale o di gruppo. In questo caso, sulla base della sensibilità di Rigoni Stern sull’importanza di tutelare e valorizzare l’ambiente, argomenti non esclusivi di riferimento erano le dinamiche ambientali e i cambiamenti climatici. Gli elaboratori potevano consistere in un saggio, un tema o una relazione.

Scadrà, invece, il 31 dicembre 2022 il bando dedicato alla figura di Dino Buzzati, sempre promosso dal CSV Belluno Treviso. Esso mira a coinvolgere gli studenti che, nei termini previsti dal bando, risultino iscritti ad un istituto universitario italiano o estero e siano residenti in Veneto o in Lombardia, regioni in cui Buzzati ha vissuto e lavorato. Nei siti del CSV (csvbelluno.it e trevisovolontariato.org) è possibile visionare l’intero regolamento. Per informazioni ci si può rivolgere ai seguenti contatti: 0437 950374, 348 1303140, cendoc@csvbelluno.it

Attivo il mio tempo – A maggio in provincia di Treviso

È ora di diventare volontario

Sei prossimo alla pensione, se già in pensione o hai comunuqe un po’ di tempo da dedicare agli altri? Il Volontariato ha bisogno di te, incontriamoci! Partecipa a uno dei prossimi appuntamenti organizzati in provincia di Treviso:

  • Lunedì 9 maggio, ore 18.00-19.30
    Auditorium Biblioteca a Montebelluna
    Largo Dieci Martiri, 1

  • Mercoledì 11 maggio, ore 18.30-20.00
    Sala Mons. Da Col a Conegliano
    Viale Spellanzon, 55 (accanto al Presidio Ospedaliero)

  • Venerdì 13 maggio, ore 18.00-19.15
    Sala Concerti Palazzo Moro a Oderzo
    Via Garibaldi, 27

  • Venerdì 20 maggio, ore 18.00-19.30
    Centro Sociale a Mogliano Veneto
    Piazza Donatori di Sangue

  • Mercoledì 25 maggio, ore 18.00-19.30
    Sala Coletti Museo di Santa Caterina a Treviso
    Piazzetta Mario Botter, 1

CLICCA QUI per richiedere maggiori informazioni e per segnalare la tua presenza: GoogleForm – Incontri Pubblici

Il calendario di appuntamenti pubblici fa parte del progetto “Attivo il mio tempo: un pensionamento generAt(t)ivo”, finanziato dalla Regione del Veneto e promosso da CSV Belluno Treviso con i Coordinamenti e le Associazioni dei due territori e in collaborazione con la Camera di Commercio e le Organizzazioni Sindacali.

Gli appuntamenti di Treviso e Montebelluna sono patrocinati dalle rispettive Amministrazioni.

Per maggiori informazioni sul progetto CLICCA QUI


Il progetto “Attivo il mio tempo: un pensionamento generAt(t)ivo”, con capofila CSV Belluno Treviso, è finanziato dalla Regione del Veneto nell’ambito del Bando “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo” anno 2021 (DGR n.1391/2021).

Attivo il mio tempo

È ora di diventare volontario

Il progetto “Attivo il mio tempo: un pensionamento generAt(t)ivo”, finanziato dalla Regione del Veneto e promosso da CSV Belluno Treviso con i Coordinamenti e le Associazioni dei due territori e in collaborazione con la Camera di Commercio e le Organizzazioni Sindacali, è rivolto in particolare agli over 55, a chi è già in pensione o vi è prossimo, con l’obiettivo di far conoscere le realtà del volontariato, formare nuovi volontari e avviare nuove esperienze di volontariato per promuovere l’invecchiamento attivo e, al contempo, arricchire di nuova linfa le Associazioni di Treviso e Belluno.

Con il  progetto “Attivo il mio tempo” le persone potranno:

  • informarsi per scoprire le opportunità offerte dal Volontariato
  • formarsi per diventare volontario
  • entrare o tornare a far parte di una delle tante realtà sociali del proprio territorio
  • aiutare gli altri rimanendo attive e continuando a mettere a frutto le proprie passioni e abilità

Il progetto prevede un percorso che si svolgerà durante tutto l’anno nei territori di Belluno e Treviso:

  1. CALENDARIO DI APPUNTAMENTI PUBBLICI
    per poter conoscere le realtà del territorio attraverso l’esperienza di chi è già volontario e scoprire cosa poter fare
  2. SPORTELLO DI ORIENTAMENTO
    per incontrare gli operatori del CSV e fare un colloquio individuale, capendo insieme in che realtà poter operare in base ai propri interessi
  3. FORMAZIONE SPECIFICA
    per approfondire l’ambito in cui si è scelto di operare  – anziani, disabili, minori, ambiente, povertà – e ricevere informazioni e strumenti utili per svolgere al meglio il proprio ruolo di volontario
  4. ESPERIENZE DI VOLONTARIATO
    per entrare a far parte di un’Associazione di Volontariato del territorio, condividendo con chi ha bisogno un po’ del proprio tempo e la propria passione

Sei prossimo alla pensione, sei già in pensione o hai comunuqe un po’ di tempo da dedicare agli altri? Il Volontariato ha bisogno di te, incontriamoci! Clicca sulle immagini e scopri il calendario degli appuntamenti:


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Il progetto “Attivo il mio tempo: un pensionamento generAt(t)ivo”, con capofila CSV Belluno Treviso, è finanziato dalla Regione del Veneto nell’ambito del Bando “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo” anno 2021 (DGR n.1391/2021).

Volontariato e ATS: seminario a Valdobbiadene

Sabato 2 aprile, dalle ore 9.00, all’Auditorium Piva di Valdobbiadene: Programmazione e coordinamento dei servizi sociali e delle prestazioni integrate al centro dell’incontro organizzato dal CSV Belluno Treviso

Gli Ambiti Territoriali Sociali al centro dell’incontro organizzato dal CSV Belluno Treviso sabato 2 aprile, dalle ore 9.00 all’Auditorium Piva di Valdobbiadene. Un convegno per riflettere e confrontarsi sulle aggregazioni intercomunali (ATS) che, secondo quanto dettato dalla legge 328/2000 “per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, hanno il compito di pianificare e programmare i servizi sociali e le altre prestazioni integrate a livello locale. Uno strumento fondamentale per predisporre in forma associata tra comuni e in relazione con gli altri soggetti del territorio, come le realtà del Volontariato, le risposte più adeguate ai bisogni dei cittadini, mettendo in sinergia le risorse esistenti e integrando i servizi.

A trattare il tema sotto il profilo legislativo e nel quadro della programmazione nazionale e regionale, interverranno Sonia Brescacin, presidente delle V commissione consiliare della Regione del Veneto, e Stefania Porchia della Centro Governance e Social Innovation della Fondazione Ca’ Foscari. Spazio anche alle esperienze degli ATS nella Marca trevigiana e nel territorio bellunese con la partecipazione di Gloria Tessarolo, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Treviso, e Roberto Stortolani dei Servizi Sociali del Comune di Belluno.

Gli ATS sono la sede principale della programmazione e coordinamento degli interventi sociali e socio-sanitari nel territorio – afferma Alberto Franceschini, Presidente del CSV Belluno Treviso –. Strumenti importanti per mettere in rete e a disposizione delle comunità energie, competenze e conoscenze che altrimenti rischiano di essere disperse. Proprio per questo il mondo del Volontariato è pronto fare la sua parte, offrendo il proprio impegno, in accordo con le amministrazioni locali, per partecipare attivamente alla concertazione degli interventi e delle altre prestazioni integrate. Una soluzione, quella della co-programmazione che ora più che mai rappresenta l’unica strada percorribile per rispondere con tempestività ed efficacia ai bisogni emergenti.”

Per informazioni e adesioni, contattare il CSV Belluno Treviso ai numeri 0422 320191, 348 7943044 oppure inviare una e-mail a segreteria@trevisovolontariato.org

Cliccando qui è possibile scaricare il programma.

Formazione gratuita per lavoratori “Age Management”

Corsi di formazione gratuiti grazie al progetto “Age Management” promosso da Reviviscar, in parnership con il Csv Belluno Treviso: adesioni entro venerdì 18 marzo

Corsi di formazione gratuiti riservati a lavoratori e lavoratrici al di fuori dell’orario di lavoro. Saranno resi possibili grazie al progetto “Age Management: ibridazione e trasmissione delle competenze”, promosso da Reviviscar Srl in partnership con il Csv Belluno Treviso e finanziato dalla Regione Veneto nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (POR FSE 2014/2020; DGR n. 1243 del 14 settembre 2021).

Il primo corso, di Project management, si terrà in due edizioni distinte nelle date seguenti: la prima sabato 26 marzo e sabato 2 aprile (16 ore), la seconda sabato 14 e sabato 21 maggio (16 ore), in entrambi i casi dalle 9 alle 18 presso la sede legale del Csv Belluno Treviso in via del Piave 5 a Belluno (in caso di richieste specifiche sarà organizzato anche in modalità on line).

«Si tratta di un corso base di progettazione europea che, a nozioni teoriche, abbinerà laboratori pratici di progettazione sui programmi europei Erasmus + ed European Solidarity Corps» spiegano gli artefici. «Possono partecipare lavoratori impiegati part time o full time presso datori di lavoro di imprese private, ma anche titolari d’impresa, coadiuvanti, liberi professionisti e lavoratori autonomi».

Per partecipare è necessario inviare la propria manifestazione di interesse, specificando l’edizione alla quale si intende partecipare, entro la giornata di venerdì 18 marzo 2022 all’indirizzo europa@csvbelluno.it.

Non c’è un limite d’età che possa precludere la partecipazione al corso. La precedenza sarà riservata a over 55 e ai residenti nelle provincie di Belluno e Treviso. L’unico vincolo è la residenza in Veneto.

Il CSV sostiene le mobilitazioni per la pace in Ucraina

Sabato 26 febbraio il CSV aderisce ai presidi contro la guerra organizzati dai Sindacati territoriali a Treviso e Belluno

 

Il CSV Belluno Treviso si mobilita per la pace in Ucraina e scende in piazza aderendo ai presidi contro la guerra indetti dai Sindacati territoriali per domani, sabato 26 febbraio, a Treviso (ore 16.00, Piazza Santa Maria dei Battuti) e nel capoluogo bellunese (ore 11.00, Parco Città di Bologna).

“Il mondo del Volontariato e del Terzo Settore è estremamente preoccupato per la guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina – afferma Alberto Franceschini, Presidente del CSV Belluno Treviso –: un conflitto di una gravità inaudita, alle nostre porte, che sta mettendo a rischio la vita di milioni di persone e i già precari equilibri politici e sociali europei, di fronte al quale non possiamo restare inermi. Siamo pronti a fare la nostra parte e per questo il CSV Belluno Treviso, e con esso le realtà associative e i volontari dei nostri territori, aderisce alle mobilitazioni indette dai Sindacati, chiamando a raccolta tutti gli uomini e le donne di buona volontà per lanciare un messaggio forte, esprimere solidarietà al popolo ucraino e dire “no” alla guerra”.

PercorsInsieme – Vite Reali

Vite Reali è uno dei 5 filoni della co-progettazione PercorsInsime, promossa e realizzata da CSV Belluno Treviso con le Associazioni di Volontariato della Marca Trevigiana nell’ambito del Bando Concorso di Idee 20|21.

 

Vite Reali è un progetto che mira a rafforzare e recuperare l’autodeterminazione, le autonomie e le relazioni sociali delle persone con disabilità, invertendo le crisi generate dalla pandemia.

Il progetto è attivo in tutto il territorio della provincia di Treviso.

Le realtà associative partner della rete sono: Associazione Don Paolo Chiavacci, Associazione Gruppo Gelindo, Associazione Oltre l’Indifferenza, Associazione ANFFAS, Cooperativa Sociale Agricola Topinambur, Cooperativa Primula, Cooperativa Sociale Hilal, Comunità Laudato si’ Treviso/Africa, Rete Interagendo.


Vite Reali
prevede la realizzazione di:

  • Attività formative rivolte a volontari e operatori sulle buone pratiche di Inclusive Coach e Quality of Life
  • Attività formative rivolte alle persone con disabilità e ai loro familiari per il recupero dei processi di autonomia, autodeterminazione e delle dimensioni affettive e relazionali
  • Laboratori e incontri per lo sviluppo dell’autonomia
  • Esperienze di soggiorno, brevi itinerari e uscite giornaliere per valorizzare le situazioni di quotidianità, testare e sviluppare le autonomie, favorire la socialità
  • Laboratori di teatro e scrittura autobiografica per esprimere le emozioni, condividere e rielaborare i vissuti
  • Promozione del progetto con il supporto di un professionista e il coinvolgimento attivo dei beneficiari nella divulgazione delle azioni progettuali sui social media

Per ricevere maggiori informazioni, contatta CSV Belluno Treviso: tel. 0422 320191 – mail: segreteria@trevisovolontariato.org
Per rimanere aggiornato, seguici sui social di Volontarinsieme CSV Belluno Treviso e delle Associazioni del progetto, clicca sui profili di seguito

VolontarinsiemeCSVbellunotreviso         trevisovolontariato

PercorsInsieme – Se conosco mi accendo

Se conosco mi accendo è uno dei 5 filoni della co-progettazione PercorsInsime, promossa e realizzata da CSV Belluno Treviso con le Associazioni di Volontariato della Marca Trevigiana nell’ambito del Bando Concorso di Idee 20|21.


Se conosco mi accendo
è un progetto di promozione di stili di vita sani e sostenibili, sensibilizzazione ai temi sociali e ambientali, supporto psicologico e relazionale, sviluppo di conoscenze e competenze in un’ottica di Life Long Learning. Aiutare a vivere un quotidiano sostenibile migliorando la qualità di vita nonostante le limitazioni imposte dal periodo. Il progetto è rivolto principalmente ai volontari che durante la pandemia si sono duramente impegnati per supportare per quanto nelle loro possibilità i concittadini meno fortunati.

Il progetto è attivo nel territorio del Distretto Sociosanitario di Treviso dell’ULSS 2 Marca Trevigiana.

Le realtà associative partner della rete sono: l’Associazione Italiana Diabetici, l’Associazione Parkinsoniani di Treviso, il Melograno ODV, l’Associazione Open Canoe Open Mind, l’Associazione Ascoltandoci.

Se conosco mi accendo prevede la realizzazione di:

  • Attività formative sull’attività motoria e la meditazione
  • Attività formative sugli stili di vita
  • Attività formative sul volontariato flessibile
  • Attività formative sul lavoro in rete
  • Attività formative per una maggior conoscenza del mondo informatico
  • Realizzazione di gruppi di auto mutuo aiuto

Per ricevere maggiori informazioni, contatta CSV Belluno Treviso: tel. 0422 320191 – mail: segreteria@trevisovolontariato.org
Per rimanere aggiornato, seguici sui social di Volontarinsieme CSV Belluno Treviso e delle Associazioni del progetto, clicca sui profili di seguito

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PercorsInsieme – TuVali!

TuVali! è uno dei 5 filoni della co-progettazione PercorsInsime, promossa e realizzata da CSV Belluno Treviso con le Associazioni di Volontariato della Marca Trevigiana nell’ambito del Bando Concorso di Idee 20|21.


TuVali!
è un progetto di tutela della salute, inclusione sociale, valorizzazione e sviluppo delle capabilities delle persone e delle famiglie escluse o con difficoltà di accesso alle prestazioni di base del SSN e delle donne in condizioni di vulnerabilità per povertà economica, sanitaria ed educativa.

Il progetto è attivo nel territorio del Distretto Sociosanitario di Asolo dell’ULSS 2 Marca Trevigiana.

Le realtà associative partner della rete sono: Ambra OdV, Cittadini Ovunque OdV, Cittadini Volontari OdV – Coordinamento del Volontariato di Montebelluna, Coordinamento Volontariato della Castellana, Uniti per la vita CAV MPV Treviso OdV.

TuVali! prevede la realizzazione di:

  • uno Sportello sanitario a Castelfranco Veneto, utile a fornire consulenze su percorsi amministrativi e sanitari fungendo da punto di riferimento principalmente per le persone a rischio di esclusione sociale,
  • un ciclo di Incontri e colloqui formativi di orientamento e accompagnamento alla gravidanza, accoglienza e sostegno alla maternità
  • una serie di Percorsi personalizzati di apprendimento della lingua italiana per favorire l’autonomia delle donne di Casa Aurora – la casa di accoglienza per donne e bambini in condizione di disagio gestita da Ambra OdV, partner di progetto -, o individuate da altre associazioni
  • la Promozione del progetto attraverso materiali comunicativi e presentazioni rivolti a istituzioni, comunità locali e cittadini stranieri, e attraverso i social media

Per ricevere maggiori informazioni, contatta CSV Belluno Treviso: tel. 0422 320191 – mail: segreteria@trevisovolontariato.org
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PercorsiInsieme – Siamo tutti coinvolti

Siamo tutti coinvolti è uno dei 5 filoni della co-progettazione PercorsInsime, promossa e realizzata da CSV Belluno Treviso con le Associazioni di Volontariato della Marca Trevigiana nell’ambito del Bando Concorso di Idee 20|21.


Siamo tutti coinvolti: imparare a vivere la cittadinanza
è un progetto di promozione della cittadinanza attiva e di sensibilizzazione ai temi ambientali e sociali rivolto a studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie e ai loro genitori.

Il progetto è attivo nei comuni di Treviso, Quinto di Treviso e Morgano.

Le realtà associative partner della rete sono: NATs per… Organizzazione di Volontariato, I Care Veneto OdV, Aps Sogno Numero2 Anteas, Auser Il Faro, Legambiente – Circolo Piavenire, Associazione Genitori Insieme per la Scuola Aps.

Siamo tutti coinvolti: imparare a vivere la cittadinanza prevede la realizzazione di:

  • Percorsi formativi dedicati agli iscritti delle scuole primarie e secondarie sui temi dei diritti e doveri, partecipazione, protagonismo, cittadinanza attiva, bene comune e ambiente per stimolare nei beneficiari il pensiero critico
  • Laboratori ludico-ricreativi pomeridiani sulla cittadinanza attiva rivolti agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado
  • Laboratori di cittadinanza attiva rivolti a ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di secondo grado per orientare e far vivere un’esperienza concreta di volontariato
  • Incontri formativi rivolti ai genitori e tenuti da psicologi professionisti sui temi della genitorialità e dell’educazione dei figli
  • la Mostra del Libro a Quinto di Treviso, con un ricco calendario di appuntamenti per bambini, ragazzi e genitori, attività riservate alle scuole, la vendita scontata dei testi e una lotteria per sostenere l’Istituto Comprensivo del paese, un’iniziativa decennale attraverso cui promuovere la lettura e lo sviluppo del pensiero critico tra i giovanissimi

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PercorsiInsieme – COndiVIDere ’21

COndiVIDere ’21 è uno dei 5 filoni della co-progettazione PercorsInsime, promossa e realizzata da CSV Belluno Treviso con le Associazioni di Volontariato della Marca Trevigiana nell’ambito del Bando Concorso di Idee 20|21.

COndiVIDere ’21 è un progetto di contrasto all’isolamento sociale rivolto ai minori, adulti e famiglie in condizioni di fragilità che hanno vissuto o stanno attraversando momenti di difficoltà a causa della pandemia.

Il progetto nasce nei territori di Quinto di Treviso, Morgano e Castelfranco Veneto ed è patrocinato dai rispettivi Comuni di Quinto di Treviso, Morgano e Castelfranco Veneto.

Le realtà associative partner della rete sono: Associazione Casa San Cassiano OdV, Associazione Culturale Respiro, La Casa di Michela, ACAT Nordest, Spazio Blu Onlus.

 

COndiVIDere ‘21 prevede la realizzazione di:

  • uno Spazio Ascolto per adolescenti e genitori, gestito da psicologi professionisti a disposizione per consulenze telefoniche gratuite
  • un ciclo di Serate informative su benessere e stili di vita sani ed ecologici, con 4 appuntamenti rivolti a giovani e 4 agli adulti
  • tre percorsi di Laboratori attivi, attività laboratoriali per sperimentare nuovi interessi e condividere un’esperienza con nuove persone
  • un ciclo di Incontri su fundraising e crowdfunding rivolto ai volontari delle associazioni partner, e gestito da professionisti, con l’obiettivo di supportare le attività del progetto
  • una Campagna di crowdfunding per raccogliere fondi da destinare alle attività del progetto
  • un Docufilm per raccontare alla cittadinanza le azioni realizzate nell’ambito del progetto, promuovere le Associazioni partner e coinvolgere sempre più persone, volontari e sostenitori.

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 Associazione Casa san CassianoCasa Respiro, Spazio Blu – odv

Coprogettazione PercorsiInsieme – Concorso di Idee 20|21

PercorsiInsieme individua la coprogettazione del Bando “Concorso di Idee” attraverso cui CSV Belluno Treviso si impegna a finanziare le migliori idee progettuali delle Associazioni partecipanti e ad elaborarle insieme in specifici tavoli di lavoro per realizzarle in rete. Nella logica della coprogettazione sociale, per creare nuove sinergie ed estendere le buone prassi, CSV Belluno Treviso è il capofila della rete di progetto. La quota di finanziamento insiste sui fondi annuali del Fondo Unico Nazionale (FUN).

Per il bando 2020-2021, pubblicato a maggio 2020 da Volontarinsieme – CSV Treviso, ora CSV Belluno Treviso, sono stati stanziati 160.000 euro. Obiettivo dell’edizione, sostenere e accompagnare le associazioni di Volontariato trevigiane in progetti volti a ripensare i servizi alla persona e i propri interventi sociali secondo i bisogni emersi dall’emergenza pandemica.

Tra le 19 proposte progettuali presentate ne sono state selezionate 15, da cui sono nati 5 tavoli di coprogettazione con le Associazioni, gestiti dal CSV secondo le diverse aree di intervento: salute mentale, anziani, giovani e famiglie, disabilità, povertà. In questa fase si sono allargate le reti delle Associazioni coinvolte, sono stati predisposti i progetti definitivi e programmati insieme gli interventi.

PerconsiInsieme nasce, infatti, con l’obiettivo di valorizzare le reti già attive nei singoli territori per dare risposta alle persone in stato di fragilità o in condizione anche temporanea di disagio. Sono questi i soggetti più colpiti dall’emergenza e maggiormente esposti a marginalità o esclusione sociale nelle fasi di uscita e ripartenza post emergenza.

Nel primo trimestre 2021 sono state avviate le attività delle 5 reti associative di PerconsiInsieme nei confronti dei beneficiari: minori, adulti, volontari, famiglie in condizioni di fragilità, persone con disabilità, soggetti in situazioni di precarietà economica, sanitaria ed educativa. Nel corso del 2021 e nel primo semestre 2022 le Associazioni sono impegnate nella promozione e realizzazione delle singole attività. La fase di coprogettazione si concluderà a giugno 2022.

 

Clicca sulle voci di seguito e scopri i progetti di PercorsInsieme – Concorso di Idee 20|21

COndiVIDere ‘21  –  Siamo tutti coinvolti  –  TuVali!  –  Vite Reali  –  Se mi conosco mi accendo

Oltre 1 milione di euro destinati a servizi per il volontariato

Una boccata d’ossigeno per gli Enti del Terzo Settore

Oltre 1 milione di euro destinati dal CSV Belluno Treviso a sostegno delle realtà associative dei territori trevigiano e bellunese. È la cifra messa nera su bianco nel bilancio preventivo 2022 appena approvato dal Centro Servizi per il Volontariato. L’ente potrà così continuare, grazie a queste risorse, a garantire supporto agli enti del Terzo settore, tramite il proprio staff operativo, per svilupparne il valore economico-sociale con conseguente ricaduta positiva nelle comunità locali.

Le dichiarazioni

«Per la prima volta dalla nascita del nuovo CSV Belluno Treviso, avvenuta lo scorso anno, si è proceduto a un lavoro armonico per la preparazione di un documento di tale portata – afferma il Presidente del CSV, Alberto Franceschini – La somma delle aree che il CSV andrà a sostenere è ricca, perché ricche sono le storie, le attività, le esperienze dell’Associazionismo, così come le sue radici ed i suoi valori».

Continua il presidente Franceschini: «Le azioni e gli impegni dei nostri associati e dei nostri volontari devono sempre di più, in questo periodo particolarmente difficile, essere sostenuti perché il volontariato da tempo non può più essere solo spontaneismo e autoreferenzialità, ma “alleanza” e “rete” anche, se non soprattutto, con le giovani generazioni. Per questo il CSV intende riproporsi quale sostegno a tutti i nostri volontari e volontarie ripartendo di slancio per superare le difficoltà, investendo risorse e mettendo a disposizione tutte le proprie professionalità».

I numeri

Sette le aree che vanno a comporre il bilancio, visibile integralmente sui siti di riferimento per Treviso (www.trevisovolontariato.org) e Belluno (www.csvbelluno.it).

All’area promozione, orientamento e animazione territoriale saranno destinati 338.755 euro: essa include la promozione giovanile (scuola e servizio incentivato), quella del volontariato adulto e i progetti sui diversi territori (tra gli altri consulenze alla progettazione, accompagnamento alla co-progettazione, piani di zona).

92.336 euro andranno all’area consulenza, assistenza e accompagnamento per consulenze amministrativa, contabile e fiscale; assicurativa; per iscrizione al Runts, ecc.

Investimenti anche per l’area formazione (81.359 euro) che include il progetto dell’Università del Volontariato, oltre a corsi vari su tematiche contingenti.

Importante il capitolo dedicato all’informazione e alla comunicazione che conta ben 125.241 euro ed include diversi capitoli come comunicazione istituzionale, gestione social e sito, newsletter, progetti di grafica e multimediali, bilancio sociale. In bilancio anche fondi per aree di ricerca e documentazione (34.541 euro), supporto logistico con Centro documentazione, banche dati, prestito di strumenti a enti (4.000 euro); la restante parte andrà agli oneri di supporto comprendendo materie di consumo, servizi, personale, ecc.

SCU 2022: i giovani trevigiani per una comunità coesa e resiliente

Il programma “Il TELAIO – La comunità che rEsiste ritessendo legami”, di cui è capofila l’Associazione Comuni, si è classificato secondo a livello nazionale su 752 programma. Opportunità per 220 giovani dai 18 ai 28 anni. C’è tempo fino al 26 gennaio per fare domanda.

La pandemia non ha fermato i volontari del Servizio Civile Universale, nemmeno durante i mesi più duri, quelli del lockdown pressoché totale del 2020. Anzi. I ragazzi e le ragazze del SCU sono stati spesso protagonisti di innovative modalità di prestare servizio per rispondere ai nuovi bisogni delle comunità locali, strette nella morsa dell’emergenza, e specialmente delle sue fasce più fragili.

I volontari che operavano nelle biblioteche hanno così consegnato i libri a domicilio od organizzato letture ad alta voce in teleconferenza. Quelli presso i Servizi sociali dei Comuni consegnavano alle persone in difficoltà la spesa e i farmaci a domicilio. Chi prestava la sua opera presso i CEOD organizzava attività on-line per gli ospiti disabili costretti a casa. La loro presenza è stata essenziale anche in molte RSA chiuse alle visite di parenti e amici per motivi di sicurezza: i volontari del SCU sono rimasti i pochi esseri umani con cui gli ospiti potevano relazionarsi che non fossero gli operatori della struttura socio-sanitaria. E proprio ai volontari del SCU è stata in alcuni casi delegata la cura delle “stanze degli abbracci” che in molte case di riposo hanno regalato un po’ di normalità a ospiti e parenti.

Sono stati 199 i giovani dai 18 ai 28 anni coinvolti nel Servizio Civile Universale nella Marca Trevigiana con l’ultimo bando, quello del 2020, con inizio attività il 25 maggio 2021 e conclusione prevista il 24 maggio 2022.

I 199 volontari sono stati impiegati in 12 progetti:

  • 66 volontari nei 4 progetti in ambito sociale,
  • 103 volontari nei 5 progetti in ambito culturale,
  • 18 volontari nei 2 progetti in ambito di educazione ambientale,
  • 12 volontari nel progetto in ambito associazionismo e volontariato.

I giovani stanno operando all’interno di 88 enti del territorio di cui 72 pubblici (Comuni, case di riposo pubbliche, musei comunali, un istituto scolastico superiore) e 16 privati e del terzo settore (associazioni di volontariato, fondazioni, asili parrocchiali).

 Significativo il fatto che solo in 4 su 199 abbiano interrotto il servizio per la scelta di non fare il vaccino, fatto che racconta il diverso atteggiamento di molti giovani – forse una diversa responsabilità? – verso la collettività.    

«Tra i giovani e i giovanissimi c’è stata un’alta adesione alla campagna vaccinale per la forte esigenza di buttarsi al più presto alle spalle l’esperienza della pandemia – spiega l’avv. Enrico Genovese, coordinatore del Servizio Civile Universale per l’Associazione Comuni -. È per questo che abbiamo chiamato il nuovo programma 2022 “Il Telaio”: saranno infatti loro a dare un contributo significativo a ritessere i legami sociali e a ricucire le tante ferite che il Covid ha lasciato nelle nostre comunità».

 

Il bando 2022: le domande vanno presentate entro il 26 gennaio

Il bando per il Servizio Civile Universale 2022 è uscito il 14 dicembre scorso. I trevigiani dai 18 ai 28 anni avranno tempo fino al 26 gennaio 2022 per fare domanda e inserirsi in uno degli otto progetti de “IL TELAIO – La comunità che rEsiste ritessendo legami”, il programma di servizio civile, di cui è capofila l’Associazione Comuni della Marca Trevigiana.

Sono 220 i posti a disposizione per poter essere inseriti in un programma arrivato al secondo posto a livello nazionale su 752 programmi presentati per il bando di finanziamento del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.

È la prima volta che la progettazione dell’Associazione Comuni, che partecipa al bando nazionale da anni, raggiunge la vetta della classifica. Ed è il risultato di un grandissimo lavoro di squadra, che vede consolidata la partnership con il Centro di Servizio per il Volontariato Belluno-Treviso, punto di riferimento delle associazioni della Marca Trevigiana.

«Quest’anno l’offerta di Servizio Civile è particolarmente importante perché la pandemia ha lasciato molte ferite nelle nostre comunità che i giovani potranno concorrere a sanare con il loro servizio, ricevendo  in cambio formazione e un’esperienza professionalizzante utile al loro futuro lavorativo» commenta Mariarosa Barazza, presidente dell’Associazione Comuni.

«La cultura del volontariato è decisiva per costruire una società più inclusiva e il contributo dei giovani, soprattutto in questa fase delicata, è determinante. Il Servizio Civile è una palestra di vita e solidarietà unica nel suo genere. Un’opportunità di incontro e confronto con un mondo che opera quotidianamente nel territorio a sostegno dei più fragili e bisognosi per migliorare il benessere delle nostre comunità» afferma Alberto Franceschini, presidente del CSV Belluno Treviso.

 

IL TELAIO per ricucire le ferite sociali lasciate dal Covid

IL TELAIO è articolato in 8 progetti in cui saranno inseriti i giovani che parteciperanno al bando di selezione. Il filo conduttore che unisce i progetti è l’obiettivo di rendere più resilienti le comunità locali attraverso interventi appunto di “ricucitura” in ambito sociale, ambientale e culturale.

I giovani volontari potranno scegliere se essere inseriti in strutture volte alla cura di minori, anziani, persone in condizioni di disagio sociale o con disabilità oppure in progetti culturali o di sostenibilità ambientale. Sono 116 gli enti complessivamente coinvolti questa volta e 185 le sedi di servizio, di cui 150 sono Comuni ed enti pubblici e 35 realtà del Terzo Settore.

Il bando nazionale 2021 è uscito alla vigilia del 15 dicembre, Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale, istituita nel 2020 dalla Presidenza del Consiglio “a fine di attribuire un adeguato riconoscimento al meritevole impegno e dedizione di tutti i giovani che partecipano all’attuazione del Servizio Civile Universale”.

 

Le Testimonianze

In conferenza stampa sono stati invitati tre giovani a portare la loro esperienza di SCU.

Marta Sartorato, 30 anni, laureanda in Conservazione dei Beni Culturali a Ca’ Foscari ha svolto il SCU nel 2020 presso il Centro Servizi per il Volontariato di Treviso. Marta aveva già esperienze e formazione nell’ambito del volontariato, avendo anche frequentato l’Università del Volontariato.

«Il Servizio civile è l’Erasmus a casa tua che permette di sviluppare capacità e competenze e di stare al mondo con più consapevolezza. È un’opportunità di partecipazione attiva, di essere utili alla propria comunità e un’esperienza che aiuta i giovani a entrare a contatto con sé stessi, con gli altri e di comprendere la realtà che li circonda. Oggi rivivo l’emozione del mio anno di Servizio civile, l’emozione  dell’andare incontro, di sentirsi protagonisti di un sistema molto più ampio fatto di persone, e comprendo che il Servizio Civile è innovazione e creatività. La pandemia è stata importante per tirare fuori creatività e innovazione».

Marco Muffato, 25 anni, maturità scientifica, è iscritto al corso di laurea in Storia dell’Università di Ca’ Foscari. Presta servizio presso il Centro Servizi per il Volontariato – coordinamento di Mogliano Veneto- Treviso Sud, da luglio 2021.

«Ho scelto di fare quest’anno di SCU per mettermi alla prova, per vedere se le mie capacità sono sufficienti per qualcosa di diverso da quanto avevo avuto la possibilità di sperimentare e vivere finora e per acquisire nuove competenze. Mi sto occupando di coordinare il servizio di trasporto sociale per anziani e persone con disabilità. Mi occupo in particolare di filtrare le richieste che arrivano e trovare i volontari disponibili per il servizio di trasporto».

Myra Vanin, 24 anni, iscritta alla magistrale del corso di laurea in Relazioni Internazionali a Ca’ Foscari. Presta servizio presso il Comune di Quinto di Treviso nei Servizi sociali.

«Mi occupo dell’organizzazione e gestione dei trasporti che l’ufficio servizi sociali mette a disposizione della cittadinanza. L’ufficio mi ha accolta a braccia aperte. È un’esperienza molto positiva per la relazione sia con colleghi e con l’utenza. Ci si trova di fronte a varie realtà, dalle più delicate alle più fragili, e si sperimenta cosa vuol dire dare una mano a chi ha bisogno. Si viene arricchiti come persona e ci si apre a nuove idee e a nuovi mondi».

 

Gli incontri sul territorio per presentare il bando ai giovani

La prossima settimana verranno offerti tre incontri on-line per presentare ai giovani il Servizio Civile Universale. Si terranno alle ore 16.30 dei giorni:

  • Martedì 18 gennaio coinvolgeranno i giovani dei territori di Conegliano,  Pieve di Soligo e Vittorio Veneto;
  • Mercoledì 19 gennaio quelli dell’area di Treviso;
  • Giovedì 20 gennaio infine i ragazzi dei territori di Castelfranco Veneto e Montebelluna.

Le iscrizioni andranno effettuate tramite la form on-line al seguente link: https://bit.ly/3HSXdSC

Dove reperire informazioni sul Bando

Per informazioni sul bando del Servizio Civile Universale accedere ai siti internet www.comunitrevigiani.it e www.trevisovolontariato.org oppure visitare le pagine Facebook serviziociviletrevisoVolontarinsiemeCSVbellunotreviso e Instagram serviziociviletreviso e trevisovolontariato.

Per maggiori informazioni, contatti, modalità di ricerca e conoscenza dei progetti o richiedere un orientamento alla scelta, contattare l’Associazione Comuni della Marca Trevigiana al numero 0422.383338 o via email a servizio civile@comunitrevigiani.it, oppure il CSV Belluno Treviso al numero 0422.320191 o scrivendo a promozione@trevisovolontariato.org.

C’è inoltre a disposizione dei giovani uno Sportello on-line, in funzione il lunedìmercoledì e venerdì dalle ore 11 alle ore 11.30 e il martedì e il giovedì dalle ore 15.30 alle ore 16. Vi si accede dal sito www.comunitrevigiani.it attraverso il banner in home page dedicato al Servizio Civile Universale.

Iva per il Terzo Settore rinviata al 2024

L’appello del CSV ai parlamentari trevigiani. Franceschini, Presidente CSV Belluno Treviso: “Decisiva la mobilitazione del Volontariato. Bene il rinvio, ma resta altissimo il rischio, tra due anni, di una stangata fatale per il nostro mondo”.

Emendata nella notte dalla maggioranza al Senato la Legge di Bilancio. L’intervento correttivo rinvia l’assoggettamento al regime IVA per il Terzo Settore e il mondo del Volontariato. Con la modifica al decreto fiscale la misura entrerà in vigore dal primo gennaio 2024.

“La grande mobilitazione del Volontariato e di tutto il Terzo Settore, anche nei nostri territori, ha indotto il legislatore alla sterzata che scongiura temporaneamente gli obblighi della disciplina Iva – afferma Alberto Franceschini, Presidente CSV Belluno Treviso –. Una notizia che certamente ci conforta.

Permane, tuttavia, altissima la preoccupazione, dal momento che l’emendamento approvato si configura solamente come una fugace boccata d’ossigeno. Il provvedimento, infatti, pende ancora come una spada di Damocle su un Terzo Settore già gravato da un quadro difficile, ma che nonostante tutto continua a mettere a disposizione risorse ed energie fondamentali per favorire il benessere della società.

Va ricordato, oltretutto – continua Franceschini –, che le disposizioni fiscali contenute nel Codice del Terzo Settore del 2017 dovrebbero avere le autorizzazioni della Commissione Europea, ma non possono entrare in vigore perché il Governo italiano non ha richiesto questo parere. Un’impasse che ha pesanti ricadute in tutte le ONLUS che devono decidere a quale Ente del Terzo Settore adeguarsi.

È dunque indifferibile l’apertura di un tavolo con il Governo e il Parlamento per individuare soluzioni definitive in linea con la legislazione europea. Se l’ingiusta e irragionevole norma sull’Iva dovesse entrare in effettivamente in vigore nel 2024 costituirebbe un enorme problema per un mondo che conta, solamente nella provincia di Treviso, oltre 1.500 realtà del Terzo settore tra ODV, APS e Cooperative. Una stangata fatale, prospettabile nel complesso nell’ordine di qualche milione di euro – conclude Franceschini –, che condurrebbe inevitabilmente alla moria di piccole e piccolissime associazioni e organizzazioni del Volontariato che costituiscono l’infrastruttura sociale delle nostre comunità. Chiediamo pertanto ai parlamentari trevigiani di intervenire per evitare questa pericolosa evenienza”.

Trasporto sociale, più risorse per aiutare persone con fragilità

Cresce il bisogno di trasporto e accompagnamento sociale nella Marca Trevigiana e nel territorio bellunese. Per rispondere all’aumento delle richieste nell’ambito dell’emergenza pandemica, anche a fronte del caro carburante, in arrivo dalla Regione del Veneto 260mila euro per sostenere nell’annualità 2021/2022 le attività del progetto STACCO nelle due province. Saranno destinati agli enti capofila del progetto di trasporto sociale 135mila euro a Volontarinsieme per le attività nella Marca trevigiana, e 125mila euro in favore di Comitato d’Intesa per la prosecuzione del progetto nel territorio bellunese. Uno stanziamento complessivo che segna 45mila euro in più rispetto all’annualità precedente.

Maggiori risorse, dunque, per rispondere alle crescenti necessità evidenziate dal CSV Belluno Treviso al tavolo con la Regione, a supporto di un progetto attivo in Veneto ormai da sette anni, che vede protagonista una rete sempre più ampia di realtà del Volontariato impegnate nel trasporto e all’accompagnamento sociale a favore dei soggetti più fragili. Dal trasporto di persone anziane e con disabilità verso strutture sanitarie e ospedaliere per visite mediche e cure sanitarie, alla consegna di farmaci e beni di prima necessità a domicilio, fino all’accompagnamento di un numero elevato di utenti ai punti di vaccinazioni COVID-19. Persone che hanno beneficiato di questi servizi gratuiti con una chiamata telefonica diretta al numero verde dedicato.

Uno sguardo indietro. Nella provincia di Treviso il progetto STACCO, coordinato da Volontarinsieme, ha registrato oltre 270mila chilometri percorsi nell’annualità 2020/2021 – 20mila in più rispetto all’anno precedente – da 350 volontari di 25 associazioni del territorio in 80 dei 94 comuni della Marca. Volontari che hanno offerto il loro tempo per oltre 12mila ore solo di guida – con un incremento di circa 1.500 ore rispetto al 2019/2020 – per il trasporto di un numero crescente di persone. Sono aumentati di un terzo, infatti, gli utenti serviti nell’ultima annualità, passando dalle circa 1.000 persone del 2019/2020 alle quasi 1.500 del 2020/2021. Per accedere al servizio nella Marca Trevigiana contattare il numero verde 800 685090. 

Nella provincia di Belluno il progetto STACCO, coordinato dal Comitato d’Intesa, ha visto numeri significativi. Quasi 207mila i chilometri percorsi del progetto 2020-2021, 7mila circa il  numero di viaggi effettuati. Ben 1.129 il numero di utenti serviti, con 237 volontari coinvolti per un impegno orario di volontari per oltre 13mila ore. Numeri che vanno letti alla luce del periodo segnato dalla pandemia: se apparentemente, rispetto ai chilometri totali dell’annualità precedente (oltre 250mila), la cifra è più contenuta, bisogna tenere conto dei diversi mesi di chiusura totale per gli spostamenti o delle limitazioni imposte. Per accedere al servizio nel territorio bellunese, contattare il numero verde 800 392333.

“Aderente alle esigenze della popolazione, quello offerto da STACCO è un servizio sempre più essenziale per il welfare locale – afferma Alberto Franceschini, Presidente CSV Belluno Treviso – che ha raggiunto risultati importanti anche durante i momenti più critici dell’emergenza sanitaria, con il moltiplicarsi delle attività nei territori trevigiani e bellunesi, evidenziando numeri in crescita soprattutto nella Marca. Un impegno, quello messo in campo da volontari e associazioni, che continua, nonostante l’incremento dei prezzi del carburante, a rispondere a bisogni crescenti, proprio e soprattutto in questa fase pandemica. Pensiamo, ad esempio – continua Franceschini – a quanti, disabili e anziani in difficoltà, hanno la necessità di recarsi ai punti vaccinali. La Regione ci ha dato ascolto. Grazie a queste risorse aggiuntive, ripartite sui territori sulla base delle specificità emerse nel corso dell’ultima annualità, potremo dare seguito a un servizio gratuito a chiamata diretta e accessibile a tutti, che confidiamo possa trovare una sempre più larga applicazione nei Comuni a beneficio delle nostre comunità”.

Anna Corò nuova presidente di Volontarinsieme

“Trasparenza, ascolto dei territori, sintesi rispettosa tra le diverse anime del Volontariato per una rappresentanza incisiva e inclusiva. Al via un nuovo percorso di rete tra continuità e rinnovamento in sinergia con gli stakeholder profit e non profit”. Il nuovo consiglio in carica fino al 2023.

 

Cambio ai vertici per Volontarinsieme, organizzazione di rappresentanza politica del Volontariato trevigiano, realtà che conta ben 334 realtà associative. Con atto ratificato qualche giorno fa, l’assemblea dei soci, composta da 120 delegati, ha eletto il nuovo consiglio direttivo che fino al 2023 sarà presieduto da Anna Corò. Da sempre impegnata nel sociale con attività di aiuto e assistenza agli anziani e alle persone fragili, Anna Corò è volontaria presso il Centro Sollievo AVeSS e, con l’Associazione San Vincenzo de Paoli, per l’Emporio Solidale del capoluogo della Marca. Consigliera uscente di Volontarinsieme, nell’ultimo triennio ha partecipato alla realizzazione del progetto di contrasto alla povertà economica e relazionale “Una Casa per i Papà” e alla predisposizione dei Piani di Zona dei servizi sociali e sociosanitari dell’ULSS 2 Marca Trevigiana. Corò succede ad Alberto Franceschini, che mantiene l’incarico di presidente del CSV Belluno Treviso, ente erogatore dei servizi e braccio operativo a sostegno delle associazioni del territorio.

 

Ci troviamo oggi di fronte a orizzonti inediti per il mondo del Volontariato – afferma Anna Corò, neo-eletta Presidente di Volontarinsieme –. Orizzonti da affrontare nel solco di chi ci ha preceduto e con soluzioni che possono travalicare l’attuale congiuntura di transizione solamente con una nuova spinta costruttrice. E proprio “costruire” nella sua accezione più inclusiva è oggi il verbo dal quale ripartire per una rinascita più consapevole, responsabile e sostenibile, per una nuova cultura organizzativa che con trasparenza ottimizzi l’ascolto dei territori. Durante le fasi più critiche dell’emergenza pandemica – sottolinea Corò – abbiamo tutti imparato il valore della connessione e della comunicazione. Valore centrale per comprendere e relazionarci con maggiore coscienza e aprirci a nuove opportunità. Da questi presupposti vogliamo rinsaldare e ampliare una rete territoriale ancora più efficiente che sappia interloquire e produrre sinergia in una logica di confronto costruttivo con gli stakeholder profit e non profit. Una strada da percorrere insieme – conclude Corò – con una rappresentanza solida e incisiva, che muova dalla concertazione e sia sintesi rispettosa delle diverse anime del Volontariato, espressione della democrazia di base che si rivolge soprattutto alle fasce più fragili della comunità, a salvaguardia dei delicati equilibri dei territori e di tutto ciò che l’incontro fa emergere”.

 

Di seguito il nuovo consiglio direttivo di Volontarinsieme, in carica per il triennio 2021/2023:

Lorenza Baldoni, Alice Barro (Tesoriere), Livio Basso, Anna Corò (Presidente), Nicola Delle Foglie, Francesco Favero, Mario Gigli (Vicepresidente), Attilio Nave, Paola Perin, Oscar Piazza (Vicepresidente Vicario), Maria Luisa Prete, Giovanni Sollima (Segretario), Adriano Tonelato.

Il Volontariato trevigiano presenta il suo bilancio sociale

Tutti i numeri dell’impegno nel territorio e la mappa delle aree di intervento

Centinaia di esperienze di solidarietà, 334 realtà associative, 89mila soci e circa 9.300 volontari impegnati ogni giorno sul campo. Il volontariato trevigiano è una realtà complessa che si racconta alla comunità presentando il Bilancio Sociale 2020 di Volontarinsieme – già ente gestore del Centro Servizi provinciale, ora CSV Belluno Treviso – con il presidente Alberto Franceschini. Venerdì 22 ottobre, la presentazione ufficiale del report annuale a Treviso nell’ambito di 4passi Festival.

Una realtà composita e operosa che nella Marca riunisce 334 Organizzazioni del Volontariato, 89mila soci e circa 9.300 volontari attivi. È la fotografia del volontariato trevigiano scattata dal Bilancio Sociale 2020 di Volontarinsieme – CSV Treviso, che sarà presentato venerdì 22 ottobre, alle ore 18.30, nella ex chiesa di San Gregorio Magno a Treviso nell’ambito di 4passi Festival. A illustrare l’ultima rendicontazione annuale dell’ex ente gestore del Centro Servizi per il Volontariato provinciale, Alberto Franceschini, presidente del nuovo CSV Belluno Treviso, costituitosi nel 2021 dalla fusione del CSV bellunese con quello trevigiano.

Dalla donazione di organi e tessuti al settore socio-sanitario, dagli ambiti specifici del sociale fino alla protezione civile e alle tematiche ambientali e dei beni culturali. Questa la mappa delle aree di intervento del volontariato trevigiano, un intreccio di oltre 1.500 realtà del Terzo settore – ODV, APS, Cooperative e altri soggetti capaci di generare nel loro complesso un valore economico stimato pari a 12.800.000 euro – che il CSV ha servito con attività di promozione, consulenza, formazione, comunicazione, ricerca e documentazione, ponendosi come organo di coordinamento e di rappresentanza.

Vaste e diffuse le iniziative volte alla promozione della cultura della solidarietà con azioni di sostegno alle associazioni in collaborazione con enti e istituzioni territoriali. Dal Servizio Civile per 150 giovani ai percorsi di sensibilizzazione nelle scuole con oltre 4.300 studenti coinvolti, fino alle campagne di promozione dell’impegno attivo con servizi di orientamento a beneficio di 64 adulti in carico ai Servizi Sociali o in disoccupazione.  Attività che nell’ultimo esercizio hanno visto il CSV consolidare le partnership di rete anche nell’ambito della formazione, dagli apprezzati percorsi formativi di Università del Volontariato, organizzati in collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia e Ciessevi Milano, agli incontri della Scuola di Formazione Socio-Politica dell’Associazione “Partecipare il Presente”.

Nel segno della continuità, infine, anche le importanti azioni di rete promosse e coordinate per rispondere ai bisogni della comunità tramite la progettazione e la co-progettazione sociale. È il caso di “Stacco Treviso”, servizio di trasporto e accompagnamento gratuito avviato nel 2015 con Regione del Veneto e ULSS 2 Marca Trevigiana, che nel 2020 registra il numero record di 1.400 utenti serviti in 78 comuni del territorio, e dei numerosi bandi di finanziamento per favorire la collaborazione fattiva tra le associazioni. Interventi per favorire le sinergie tra le diverse realtà del volontariato trevigiano che proseguono nel 2021 con la partenza delle iniziative di co-progettazione “Percorsi Insieme”, finanziate nel loro complesso dal CSV con 160mila euro per ripensare i servizi alla persona dopo l’emergenza sanitaria nell’ambito di cinque tavoli progettuali.

Il Volontariato non si è fermato – il commento di Alberto Franceschini, Presidente CSV Belluno Treviso –, anzi, continua a mobilitarsi, operando costantemente nel territorio per intercettare i nuovi bisogni emersi con la pandemia e contribuire così a creare una società più coesa, equa e sostenibile. Un impegno prezioso e strategico, quello dei Volontari per il benessere delle comunità del territorio, che può dare i frutti sperati solamente in un’ottica di rete, utilizzando gli strumenti di co-programmazione e co-progettazione previsti dal Codice del Terzo Settore in una relazione sinergica tra le realtà associative, il mondo imprenditoriale e i soggetti istituzionali.

Un appello a sostegno del popolo afghano

Cari Volontari,

indubbiamente sarete informati del dramma che si sta vivendo in Afghanistan.

Il Volontariato delle nostre province non è rimasto silenzioso davanti a tanta sofferenza, fisica e morale, vissuta da popolazioni indifese composte spesso da donne e bambini, che in queste ore stanno affrontando, e che nelle prossime settimane affronteranno, situazioni di violenza e soprusi che difficilmente possiamo immaginare. Riteniamo sia arrivato il momento di offrire un aiuto concreto a chi sta scappando da tanto orrore.

Vorremmo dunque creare una rete di collaborazione tra gli Enti del Terzo settore pronti ad agire per sostenere le persone che dovessero eventualmente arrivare sul nostro territorio, anche attraverso un incontro tra tutte le associazioni interessate.

Siamo inoltre disponibili a raccogliere, dalle associazioni dei due territori, segnalazioni di iniziative ed eventi legati al tema promuovendole in un calendario unico attraverso i nostri canali.

Infine, ci mettiamo a disposizione nell’organizzazione di iniziative condivise, valutando anche la possibilità di un supporto materiale.

Analogo interessamento vale per la associazioni interessate a fornire aiuti alla popolazione haitiana, purtroppo colpita dal terremoto.

A tal proposito vi chiediamo di segnalare la vostra disponibilità ai seguenti recapiti: per l’area di Belluno 0437 950374, info@csvbelluno.it; per l’area di Treviso 0422 320 191, segreteria@trevisovolontariato.org

Nella speranza che la nostra proposta trovi ampia condivisione, attendiamo vostre segnalazioni.

Il presidente del Csv Belluno Treviso

Alberto Franceschini

Rifugiati afghani, il Terzo Settore per l’accoglienza diffusa

Alberto Franceschini, presidente CSV Belluno Treviso: “Pronti a fare la nostra parte al fianco delle istituzioni e degli enti territoriali”

 

Già presente con una delegazione al Flash Mob organizzato ieri, domenica 22 Agosto, nel capoluogo della Marca dalla Commissione Pari Opportunità e dal Comune di Treviso, il CSV Belluno Treviso ribadisce la propria solidarietà nei confronti del popolo afghano e mette a disposizione la rete di realtà del terzo settore e del volontariato attive nella provincia di Treviso e di Belluno per l’accoglienza diffusa dei rifugiati in coordinamento con le istituzioni e gli enti locali.

Non possiamo restare a guardare di fronte a questo ritiro scellerato che ha messo in grave pericolo i diritti umani essenziali di un popolo già martoriatosottolinea Alberto Franceschini, presidente CSV Belluno Treviso e per questo abbiamo partecipato al Flash Mob per l’Afghanistan tenutosi domenica 22 agosto in Piazza dei Signori a Treviso. In attesa che si aprano al più presto i corridoi umanitari, il mondo del terzo settore trevigiano e bellunese è infatti pronto a fare la sua parte al fianco delle istituzioni e degli enti territoriali con una rete attiva e rodata, fondata sulla grande esperienza e competenza dei tanti volontari e operatori impegnati nell’accoglienza e inserimento dei rifugiati, per offrire un’accoglienza diffusa ai civili che hanno collaborato con le nostre missioni in Afghanistan e alle tante famiglie che fuggono da quella terra. È l’ora della responsabilità. C’è un moto crescente di solidarietà verso il popolo afghano – conclude Franceschini , che può tradursi in un sostegno concreto se canalizzato in una prospettiva condivisa e coordinata con le comunità e i territori.

UniVol 2021/2022: Boom di iscrizioni

Un percorso per formare i volontari del futuro sempre più attrattivo. È Università del Volontariato a Treviso, progetto formativo realizzato da CSV Belluno Treviso insieme a Università Ca’ Foscari Venezia, giunto quest’anno alla sua VIII edizione. Rispetto all’annualità precedente, nel 2021 crescono da 135 a 185 le domande di iscrizione, segno del rinnovato interesse per una proposta didattica attuale e rivolta all’acquisizione di competenze immediatamente spendibili per cittadini, studenti e volontari sia negli ambiti professionali sia nelle attività associative. Venerdì 5 novembre, la cerimonia per la consegna degli attestati 2020/2021 e l’apertura del nuovo anno di studi in programma dalle ore 16.00 nell’Aula Magna di Palazzo San Leonardo in Riviera Santa Margherita a Treviso.

Boom di iscritti per l’VIII edizione di Università del Volontariato a Treviso, progetto formativo del CSV Belluno Treviso, realizzato in collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia. Registrate 185 richieste di iscrizione per il nuovo anno accademico contro le 135 domande pervenute nel 2020 e le 122 del 2019. Un trend in crescita a dimostrazione dell’appetibilità del percorso che nell’annualità appena conclusasi ha coinvolto 47 relatori in totale, tra formatori, esperti e operatori del terzo settore, di cui 7 docenti dell’ateneo cafoscarino, a condurre workshop e seminari, dalle lezioni del curriculum strutturato agli appuntamenti a libera frequenza, oltre agli incontri dedicati alla gestione dell’emergenza pandemica e al nuovo Codice del Terzo Settore. Il tutto affrontato in una prospettiva multidisciplinare che abbraccia gli ambiti amministrativo, economico e dell’ambiente, della comunicazione, gestionale, progettuale e dell’area socio-sanitaria.

Attività completate nella loro interezza da 22 iscritti pronti a ricevere l’attestato di partecipazione in occasione della consegna ufficiale che si svolgerà venerdì 5 novembre, a partire dalle ore 16.00, nell’Aula Magna di Palazzo San Leonardo in Riviera Santa Margherita 13/B a Treviso.

Un traguardo che coinciderà, in una vera e propria staffetta in presenza e in diretta sul web, con la cerimonia di avvio dell’anno accademico 2021/2022 e il benvenuto alla VIII classe composta da 32 corsisti più un uditore. A inaugurare la nuova annualità, dopo i saluti del presidente del CSV Belluno Treviso, Alberto Franceschini, e dei rappresentanti dell’Università Ca’ Foscari Venezia, la Lectio Magistralis della Prof.ssa Ivana Padoan e la proiezione del trailer del documentario “Passi verso l’Altrove” realizzato da Fondazione Zanetti, che sarà proiettato integralmente il 5 dicembre per celebrare la giornata internazionale del volontariato.

Per informazioni rivolgersi alla sede trevigiana di CSV Belluno Treviso, al numero 0422 320191 o inviando una e-mail a formazione@trevisovolontariato.org

Digital divide, il CSV destina 53 pc alle associazioni della Marca

Il Centro di Servizio per il Volontariato in campo per la digitalizzazione del Terzo Settore

I computer, offerti in comodato d’uso gratuito, permetteranno di migliorare l’erogazione dei servizi

 

Il Centro di Servizio per il Volontariato affida in comodato d’uso gratuito 53 pc ad altrettante associazioni del trevigiano. I dispositivi renderanno più agevole la progettazione delle attività, il rapporto con la Pubblica Amministrazione, nonché la comunicazione a distanza fra volontari e con gli utenti dei servizi. L’iniziativa è nata dalla mappatura dei bisogni tecnologici delle associazioni del territorio realizzata dal CSV alla fine del 2020.

Le 53 organizzazioni del Terzo Settore della Marca destinatarie dei PC sono operative in 11 diversi ambiti, dalla protezione civile (12), agli anziani (10), fino a donazioni di sangue, organi e tessuti (10), assistenza ai malati (6) e alle persone con disabilità (4). Hanno ricevuto i dispositivi informatici, inoltre, associazioni attive per la tutela della famiglia e dei minori, per la cooperazione internazionale e l’integrazione degli stranieri e per il sostegno a persone che soffrono di disturbi mentali. A beneficiare dell’opportunità offerta dal CSV, infine, figurano associazioni attive nel contrasto alla povertà, nella lotta alle dipendenze e nella salvaguardia dell’ambiente e degli animali. Realtà del mondo associazionistico che, anche in piena emergenza pandemica, hanno continuato a operare in prima linea al servizio della comunità. Ora, grazie ai dispositivi informatici messi a disposizione dal Centro di Servizio per il Volontariato, tutte queste associazioni hanno un valido strumento in più per affrontare l’importante cambio di passo verso la digitalizzazione e il miglioramento dei servizi erogati anche a distanza.

Ci siamo tutti accorti in questo periodo, nel quale non è stato possibile incontrarsi come in passato, di quanto le nuove tecnologie abbiano svolto un ruolo fondamentale – afferma Alberto Franceschini, presidente CSV Belluno Treviso. Abbiamo pertanto offerto 53 pc in comodato d’uso gratuito ad altrettante associazioni per sviluppare la cultura e le competenze digitali che ci permettono di restare in contatto, non solo tra volontari, ma anche con gli associati e gli utenti, e di implementare l’erogazione dei servizi a favore della collettività”.

UniVol a Treviso: oltre 650 frequentanti da tutta Italia

Con la didattica a distanza, nell’annualità 2020/2021 coinvolti cittadini, studenti e volontari da 11 regioni italiane

 

Un progetto formativo sempre più partecipato e attrattivo sia nel panorama regionale sia in quello nazionale. Questa la fotografia della VII classe di Università del Volontariato di Treviso, a chiusura del percorso formativo gratuito offerto nel 2020/2021 dal CSV Belluno Treviso insieme all’Università Ca’ Foscari Venezia. Anche in forza delle nuove modalità a distanza e degli strumenti digitali adottati, aumentano i partecipanti alle attività didattiche che tra liberi frequentanti, corsisti, iscritti e non, passano dai 345 dell’annualità 2019/2020 ai 656 dell’anno accademico appena concluso, registrando quasi un raddoppio. Si diversifica, inoltre, la provenienza dei frequentanti con ben 74 tra studenti e volontari da fuori provincia (l’11% circa del totale) e 20 da fuori regione. Numeri che confermano il crescente interesse per il Terzo Settore e l’alta qualità di un’offerta formativa, quella erogata da Università del Volontariato di Treviso, accessibile, dinamica e attenta alle nuove esigenze dettate dalla pandemia per un bacino d’utenza che si allarga di anno in anno.

È un vero boom: nell’anno accademico 2020/2021 più 311 frequentanti rispetto all’annualità precedente. Questo il dato che emerge dall’osservatorio della sede trevigiana del CSV Belluno Treviso a chiusura della VII classe di Università del Volontariato di TrevisoUn progetto, quello avviato nel capoluogo della Marca nel 2014 dal Centro Servizi per il Volontariato in collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia, sempre più attrattivo e non solo nel territorio trevigiano. Tra i 656 partecipanti alle attività didattiche concluse a luglio 2021, il CSV registra un ampliamento importante del bacino d’utenza di UniVol, con ben 94 studenti, cittadini e volontari provenienti da fuori provincia, anche in virtù della fusione dei CSV di Treviso e di Belluno. Sono, infatti, 43 i bellunesi, oltre ai 31 partecipanti dalle altre province del Veneto. In totale sono invece 20 gli iscritti dal resto d’Italia. Tra le regioni più rappresentate, il Lazio (4), la Lombardia (3), e il Friuli Venezia Giulia (3), ma non sono mancati frequentanti da Emilia Romagna, Piemonte, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.

Una proposta formativa, pertanto, che si rivela più attrattiva e accessibile, anche grazie alle nuove modalità a distanza e agli strumenti digitali, che nell’annualità appena conclusasi ha coinvolto, esclusivamente tramite piattaforma online, 47 relatori di cui 7 docenti e collaboratori dell’ateneo cafoscarino. Formatori ed esperti che hanno condotto workshop e seminari, dalle lezioni del curriculum strutturato a quelle dello short master per dirigenti, oltre agli appuntamenti dedicati alla gestione dell’emergenza sanitaria, anche in collaborazione con ULSS 2, e al nuovo Codice del Terzo Settore.

Per informazioni rivolgersi a CSV Belluno Treviso, telefonando al numero 0422 320191 o inviando una e-mail a formazione@trevisovolontariato.org

Note a Margine: in tre anni aiutate oltre 380 persone

Con la co-progettazione “Note a Margine”, coordinata dalla sede trevigiana del Centro Servizi per il Volontariato, una rete di 24 organizzazioni attive nei territori di Treviso, Belluno, Padova e Rovigo. Attivati sportelli di ascolto per gli anziani, servizi di accompagnamento lavorativo per le persone a rischio povertà, percorsi di autonomia per giovani con disabilità. Il presidente Alberto Franceschini: “Moltiplicate le forze in risposta a problematiche rilevanti con interventi condivisi. Contributo del volontariato strategico per il welfare locale”

 

In quattro province del Veneto, Treviso, Belluno, Padova e Rovigo, sono 387 le persone che hanno beneficiato dal 2017 al 2020 degli interventi messi in piedi dai 101 volontari di 24 organizzazioni del Volontariato grazie a inediti percorsi di co-progettazione sociale realizzati dal CSV. Volontari che hanno profuso energie e tempo – complessivamente 664 ore, senza contare le attività di formazione – al servizio dei più fragili. Un impegno che in termini monetari ha generato un contributo netto complessivo pari a 105.169 euro, a conferma della rilevanza strategica del volontariato nel sistema welfare locale. Tutto questo è “Note a Margine”, un’iniziativa finanziata dal Co.Ge. Comitato di Gestione del fondo speciale per il volontariato del Veneto, oggi Organismo Territoriale di Controllo.

Tre i progetti chiave, della durata di 36 mesi ciascuno, conclusi a dicembre 2020, sviluppati dalle organizzazioni promotrici nell’ambito di “Note a Margine” con il supporto di I AM Progettazione e il coordinamento della sede trevigiana del Centro Servizi per il Volontariato. Iniziative di progettazione partecipata che, partendo dall’analisi dei bisogni dei territori, passando dalla formazione dei volontari e da specifiche campagne di raccolta fondi e people raising, hanno disegnato risposte efficaci alle marginalità economiche e sociali rispetto a precisi target di riferimento in collaborazione con enti e associazioni locali. “Linea Aperta”, per gli anziani, ha attivato sportelli di ascolto telefonico per erogare indicazioni sui servizi di prossimità, raccogliere informazioni, nonché ricevere e gestire telefonate di compagnia al fine di abbattere l’isolamento. “C’è posto per te”, per gli adulti a rischio povertà ed emarginazione, si è articolato invece in interventi mirati di orientamento, accompagnamento e inserimento lavorativo, comprensivi di corsi di formazione ed esperienze di tirocinio per i beneficiari in aziende e associazioni. E poi “Ponte 18”, per persone tra 18 e 35 anni con disabilità cognitiva, ha previsto percorsi di formazione, informazione e attivazione dei genitori, così come laboratori-pilota dedicati ai giovani per sviluppare le autonomie, i prerequisiti lavorativi e il mantenimento delle capacità individuali.

Un ventaglio di progettualità e interventi, quello del progetto quadro “Note a Margine”, oggetto di una precisa rendicontazione da parte delle Organizzazioni di Volontariato aderenti. Considerevole la dimensione economica del lavoro svolto dai volontari secondo la stima monetaria calcolata sulla base del CCNL cooperative. A fronte di un co-finanziamento dei progetti chiave di 37.279 euro totali, l’operato dei volontari ha infatti generato un contributo netto complessivo pari a 105.169 euro, il 74% del fabbisogno stimato. In altri termini, se i progetti chiave fossero stati sviluppati da soggetti esterni al mondo del Terzo settore, il costo per sostenere tali attività e così offrire risposte ai beneficiari sarebbe stato di 142.448 euro.

Un’occasione di crescita del mondo del Volontariato. Rilevanti, infatti, anche i risultati in termini organizzativi con un incremento delle sinergie e delle nuove alleanze strette nell’ambito del progetto. In totale sono stati 96 i nuovi interlocutori entrati in contatto con le 24 organizzazioni promotrici, per una media di 4 soggetti per OdV. Nel dettaglio sono stati registrati nuovi rapporti di collaborazione con ben 48 associazioni e organismi del Terzo settore del Veneto, 26 aziende, 8 istituti scolastici e 6 enti locali. Interlocuzioni fruttuose che hanno concorso a dare continuità, nel 2021, agli interventi messi in campo da “Note a Margine”, anche tramite nuove iniziative di co-progettazione.

Con il progetto Note a Margine – afferma Alberto Franceschini, presidente di CSV Belluno Treviso abbiamo voluto proporre alle nostre associazioni di moltiplicare le nostre forze, progettando interventi condivisi in risposta ai bisogni dei nostri territori nell’ambito della disabilità e della marginalità. Ma non ci siamo fermati qui, abbiamo anche supportato le organizzazioni nell’attrarre le risorse necessarie in termini di capacità, risorse e nuovi volontari. Dati alla mano – continua Franceschini – rendicontando i progetti si conferma una volta di più la rilevanza strategica del volontariato nel sistema di welfare locale. Un contributo offerto da una rete che genera benessere e moltiplica il valore delle risorse messe in campo. Importante per questo sostenere il volontariato”.

Pillole di Digitale: scuola di alfabetizzazione digitale in TV

Contro la solitudine, nasce in Veneto la scuola di alfabetizzazione digitale 10 lezioni in TV per imparare ad usare lo smartphone

Il digitale, in questo periodo di Covid, ha subito una grande accelerazione e il saper utilizzare tutte le piattaforme disponibili si impone come una “urgenza” per ridurre il distanziamento e assicurare il mantenimento delle relazioni, superando la solitudine. Tra le categorie più minacciate dall’esclusione digitale vi sono i soggetti anziani e le persone con patologie e disabilità. Per questo motivo, un po’ come aveva fatto negli anni ‘60 il maestro Manzi con “Non è mai troppo tardi”, sette tra associazioni ed enti del Veneto che rappresentano le categorie più fragili a causa di diverse patologie, hanno fatto rete e, assieme a CentroMarca Banca, al Comune di Treviso, al patrocinio dell’Aulss 2 e con il supporto del Comitato scientifico, hanno dato vita al progetto di alfabetizzazione digitale “Pillole di digitale – la ricetta ideale per imparare ad usare il cellulare”.

Sarà possibile seguire in televisione, il mezzo più semplice e abituale per raggiungere tutti, delle vere e proprie lezioni didattiche, tenute da giovanissimi attori, diretti dalla registra Lucia Filippone, che spiegheranno in modo semplice e intuitivo come

  • prenotare una visita on line;
  • parlare con i nipotini su face time;
  • navigare in internet;
  • mandare un messaggio su whatsapp;
  • utilizzare delle app.

In questo modo anche anziani e persone con difficoltà potranno svolgere le attività della vita di tutti i giorni e rimanere in contatto con i propri cari e il mondo esterno.

“La pandemia ha dimostrato come la tecnologia e l’uso corretto del digitale possano diventare risorsa preziosa in molte situazioni critiche come quelle generate dalle malattie croniche complesse- commenta Rita Germin, vicepresidente dell’Associazione Parkinsoniani di Treviso e ideatrice del progetto assieme alla Presidente Giovanna Grando – Nel caso della malattia di Parkinson, in particolare, abbiamo già sperimentato positivamente, durante il primo lockdown, la possibilità di controllo medico a distanza”.

Il progetto, destinato a tutti i cittadini del Triveneto, ha visto il coinvolgimento dell’Associazione Diabetici di Treviso, del Comitato Melograno e di Senior Veneto della Fondazione “Altre Parole” di Montebelluna; del Coordinamento Veneto Associazioni Parkinson; del Centro Servizi Volontariato di Belluno e di Treviso e del Credito Cooperativo, sempre molto attento al sociale. CentroMarca Banca ha sostenuto la realizzazione delle puntate assieme a tutte le associazioni, al CSV Belluno Treviso, al Comune di Treviso e all’Aulss 2 che ha dato il patrocinio.

“Il progetto è un esempio di come fare rete tra associazioni di volontariato e istituzioni sia fondamentale; l’iniziativa è stata attuata in pochi mesi grazie all’entusiasmo dimostrato da tutti i soggetti coinvolti. L’obiettivo del nostro Istituto è quello di creare una sinergia di valore, essere di aiuto con ogni mezzo per superare questo periodo storico che ci sta mettendo a dura prova. La tecnologia è diventata un mezzo indispensabile ed efficace, utile alle persone per dialogare, per socializzare e per andare oltre la solitudine” – commenta Claudio Alessandrini Direttore Generale di CMB.

“CentroMarca Banca, grazie a questa importante iniziativa, conferma la sua mission: essere vicina alle famiglie e fornire loro un supporto fondamentale – continua il Presidente di CMB Tiziano Cenedese – Ci impegniamo da sempre per dare il meglio, anche attraverso il sostegno a idee e alla volontà di persone, di associazioni, di volontari e di professionisti che, mossi da un’instancabile passione, riusciranno ad aiutare concretamente chi ne ha più bisogno”.

“Si tratta di un progetto inclusivo che l’Amministrazione comunale ha voluto sostenere con entusiasmo – sottolinea il sindaco di Treviso Mario Conte – Imparare le funzioni fondamentali dei dispositivi tecnologici che abbiamo a disposizione è particolarmente importante, anche per avere accesso ad informazioni e servizi oltre che per comunicare in tempo reale o con tempestività in caso di bisogno. E’ bello che queste iniziative nascano dalle sinergie fra istituzioni, privati e associazioni che si occupano e si interfacciano quotidianamente con anziani e persone con patologie e disabilità”.

“L’iniziativa ha l’importante obiettivo di contribuire a superare il divario digitale tra i cittadini che hanno accesso ai benefici del progresso tecnologico e dell’Innovazione e coloro, anziani in primis, che ne sono esclusi – commenta il Direttore Generale dell’Aulss 2 Francesco Benazzi- Per questo, a tutti coloro, associazioni, privati ed enti pubblici che hanno reso possibile questo progetto, va il mio più sentito ringraziamento”.

“Il nostro scopo è quello di aiutare i nostri associati, ad utilizzare smartphone ormai essenziali per “parlare” con l’esterno – commentano le associazioni promotrici attraverso Daniele Furlan Presidente del “Comitato Melograno” è confondatore di “Senior Veneto” che ha come scopo quello di promuovere l’invecchiamento attivo – Persone, talvolta in difficoltà che più di tutti hanno sofferto la solitudine durante questo anno di pandemia. Ringraziamo tutti gli attori attivi: il Direttore Generale dell’Aulss 2 di Treviso Francesco Benazzi, il Sindaco di Treviso Mario Conte con l’Assessore Gloria Tessarolo, il CSV, CentroMarca Banca, volontari e il comitato scientifico didattico composto da Luigi Clama, Orietta Zangiacomi, Luciano Arcuri e tutto il partenariato che fin da subito hanno dimostrato il loro interesse ed entusiasmo per questa iniziativa affiancandoci e supportandoci fattivamente nella sua realizzazione” commentano i rappresentanti delle associazioni coinvolte.

“Pillole di digitale – la ricetta ideale per imparare ad usare il cellulare” prevede la realizzazione, di 10 puntate da 15 minuti l’una che verranno trasmesse inizialmente dal Gruppo MediaNordEst (Antenna Tre e Rete Veneta) a partire da sabato 27 di marzo 2021. La programmazione è prevista il sabato alle ore 11.40 su ReteVeneta con replica, sulla stessa rete, il giorno successivo alle ore 20.00 e su Antenna Tre la domenica alle ore 13.30 e il martedì alle ore 11.40.

“Ci auguriamo che altri gruppi editoriali televisivi possano trasmettere le puntate di “Pillole di digitale” – auspica la Presidente dell’Associazione Parkinsoniani di Treviso Giovanna Grando – Non solo per l’utilità delle lezioni ma perché ciò che è stato realizzato rappresenta una nuova frontiera di cura e sostegno. Siamo aperti a tutti, anche alla TV nazionali – prosegue la Presidente- affinché la parola inclusività possa rappresentare concretamente, in tutto il Paese, il suo vero significato”.

In parallelo al progetto, con il contributo del comitato scientifico si realizzerà una indagine attraverso la compilazione, da parte dei soci delle varie associazioni, di un questionario per capire quanto le lezioni del programma televisivo siano state efficaci a seconda dei diversi ambiti ai quali appartengono le persone che le hanno seguite.

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“Pronto Intervento Sociale”: serve più coordinamento

L’organizzazione di rappresentanza del Volontariato trevigiano scrive all’ULSS 2 e alla Conferenza dei Sindaci per chiedere maggiore sinergia sul fronte del trasporto e dell’assistenza alle fasce più deboli. Franceschini, Presidente Volontarinsieme Treviso: “Occasione persa”

Trasporto sociale e assistenza alle persone con fragilità e non autosufficienti. Servizi sempre più indispensabili soprattutto in questa fase pandemica che per Volontarinsieme Treviso devono essere oggetto di un maggiore coordinamento sul territorio. A seguito dell’annunciato avvio del progetto “Emergenza Covid-19. Pronto intervento sociale”, nato dall’intesa tra ULSS 2 e la Conferenza dei Sindaci, l’Ente che nella provincia di Treviso rappresenta oltre 300 organizzazioni del terzo settore si rivolge ai soggetti promotori dell’iniziativa. Un appello affinché energie e competenze già in campo da anni non vengano disperse. Alberto Franceschini, Presidente Volontarinsieme Treviso: “Un’occasione persa per riconoscere l’essenziale contributo offerto dal Volontariato e rafforzare il sistema integrato del welfare territoriale”

Volontarinsieme Treviso scrive all’ULSS 2 Marca Trevigiana e alla Conferenza dei Sindaci in merito all’annunciato avvio del progetto “Emergenza Covid-19. Pronto Intervento Sociale” che prevede di destinare attività di assistenza e servizi di trasporto sociale alle famiglie trevigiane. Un’iniziativa, finanziata con 20mila euro, che interverrà in settori nei quali il Volontariato in provincia di Treviso è già impegnato da anni con esperienze, competenze e capacità che avrebbero potuto essere messe a disposizione di un maggior numero di persone in difficoltà tramite una pianificazione concertata.

È il caso di “Stacco Treviso”, progetto di trasporto sociale avviato nel 2014 e oggi attivo in 73 comuni della Marca, per il quale Volontarinsieme Treviso ha richiesto più volte un maggiore sostegno. Di anno in anno è infatti aumentato il numero di cittadini che hanno contattato il numero verde 800 685090 di “Stacco Treviso”: dalle 987 persone del 2019 alle oltre 1.400 del 2020. Un progetto che evidentemente ha saputo intercettare i bisogni e che continua a offrire risposte alle fragilità sempre più diffuse nel territorio. Richieste crescenti che nel solo 2020 hanno visto aumentare parallelamente gli interventi, molto al di sopra di quanto sostenibile con lo stanziamento regionale di 105mila euro, portando il Volontariato trevigiano a finanziare ulteriormente il servizio con un contribuito integrativo di 43mila euro.

«A fronte di un quadro socio-sanitario sempre più critico, nonché della sempre maggiore richiesta di assistenza, in particolare legata alla popolazione anziana, abbiamo ripetutamente espresso la necessità di un maggiore sostegno per implementare importanti esperienze già ampiamente collaudate, come quella di “Stacco Treviso” » afferma Alberto Franceschini, Presidente Volontarinsieme Treviso. «Al contrario, vediamo ora la nascita di un nuovo progetto non solo completamente svincolato dalle iniziative già in campo, ma anche con una dotazione finanziaria talmente esigua da far temere che risorse e competenze possano andare inutilmente disperse. È in queste occasioni – continua Franceschini – che il valore della rete dovrebbe trovare la sua più ampia espressione. Spiace constatare, invece, come sia stata persa un’occasione per riconoscere l’essenziale contributo offerto dal Volontariato e rafforzare il sistema integrato del welfare territoriale».

Servizio Civile: oltre 760 domande registrate

Chiuso il bando 2020, raccolte le candidature per i 20 progetti coordinati dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana e dall’Unione Montana Feltrina

 

Oltre 760 domande. A chiusura del bando 2020, è questo il numero delle candidature al Servizio Civile Universale registrate dal neo costituito CSV Belluno Treviso per i nuovi progetti coordinati dall’Unione Montana Feltrina e dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana, che raccolgono la maggior parte dei posti nelle due province. Enti ai quali sono pervenute, rispettivamente, 131 domande da altrettanti giovani tra i 18 e i 28 anni per i posti a disposizione nel territorio alpino e 630 richieste nel trevigiano, numeri molto simili, se rapportati in percentuale al numero degli abitanti delle due province. Assistenza sociale, protezione civile, ambiente, educazione, tutela e promozione culturale tra gli ambiti operativi.

«Un numero significativo: tanti i ragazzi che si sono resi disponibili per questa esperienza che rappresenta un anno di congiunzione tra mondo della scuola e il mondo del lavoro» commenta Alberto Franceschini, Presidente CSV Belluno Treviso. «Svolgere il Servizio Civile significa mettersi in gioco, farsi conoscere, mostrare la propria identità e la propria predisposizione all’impegno. Gli ambiti sono di strategica importanza per il territorio: si spazia dalla cultura, con l’apprendimento nell’ambito di poli museali e biblioteche, all’assistenza, settore particolarmente sensibile in questo periodo di pandemia, e ancora alla salvaguardia ambientale, fino alla protezione civile, espressione di un volontariato operativo e puntualmente presente, in particolare in caso di calamità. Coinvolgere oggi i giovani in questi settori significa crescere le leve di domani, contribuendo a formare delle professionalità in ambiti determinanti».

 

Nel territorio trevigiano, in particolare, 630 giovani hanno presentato la propria candidatura per i posti messi a disposizione in 14 progetti coordinati dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana.

Nel settore del Sociale, a favore di adulti e anziani, sono state 27 le domande inviate per il progetto “An.Co.Re di Comunità”, ospitato da case di riposo e Comuni, e 29 le richieste giunte per i posti a disposizione con il progetto “Movimenti” nei Servizi Sociali dei Comuni, associazioni del territorio e piccole comunità.

Sempre nell’ambito dell’assistenza, ma a favore di minori e di persone con disabilità, sono 57 i giovani candidati per “Semi di Comunità”, progetto ospitato nei comuni e nelle scuole dell’infanzia, e 11 le domande per i posti a bando con “Labilità” nelle associazioni e negli istituti superiori.

Nel settore educazione e promozione culturale, sono 17 le domande prevenute per i posti nelle associazioni della Marca per il progetto “Abitare la Comunità” sui diritti umani e 39 le candidature giunte per “Incontri e Racconti”, destinato all’animazione culturale dei minori nelle biblioteche della provincia.

Le biblioteche della Marca, inoltre, figurano tra gli enti ospitanti di tre progetti destinati alla conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale – “Coolt – Biblioteche di Comunità”,  “Biblio West” e “Open Biblio East” –  che hanno riscosso l’interesse, rispettivamente di 81, 100 e 159 giovani. Restando nel medesimo settore, il progetto “Un Anno al Museo”, con posti disponibili nelle istituzioni museali, ha fatto invece registrare 66 richieste.

Infine, la tematica ambientale con “Terre Comuni”, progetto di salvaguardia del suolo ospitato tra le altre, dalle sezioni locali della Protezione Civile e dalle amministrazioni comunali, ha raccolto 44 candidature.

Nel dettaglio, in provincia di Belluno, 131 ragazzi hanno presentato domanda per 6 progetti coordinati dall’Unione Montana Feltrina.

8 giovani per il progetto “Adulti testimoni nel presente”, pensato con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di adulti e anziani, estendendo quei servizi del territorio che si occupano di adulti e terza età in condizioni di disagio. I giovani presteranno servizio presso Comitato d’Intesa, Ulss 1 Dolomiti, Portaperta, Comune di Sospirolo, Unione Montana Cadore Longaronese Zoldo, Società Nuova.

“Giovani protagonisti del fare” ha raccolto 21 domande con l’obiettivo di supportare e ampliare i servizi del territorio che si occupano di minori e giovani in condizioni di disagio e esclusione sociale. Gli enti coinvolti in questo progetto sono Comitato d’Intesa, Dumia, Portaperta, Comune di Arsiè, Belluno Donna.

Ben 47 le domande per il progetto “Biblioteche resilienti” con l’intento di rendere le biblioteche (molte in diverse parti della provincia quelle coinvolte) spazi sempre più accessibili e parti attive del tessuto cittadino e della comunità.

Sono stati, invece, 36 i partecipanti a candidarsi per “La cultura come resilienza” in musei e uffici cultura per offrire alla cittadinanza una sempre più ampia conoscenza dei beni e delle attività culturali delle istituzioni coinvolte: oltre a diversi Comuni, vi sono Museo etnografico di Seravella, Magnifica Comunità di Cadore, Unione Montana Cadore Longaronese Zoldo, Fondazione Museo dell’Occhiale, Parco Dolomiti.

Infine, 19 in totale i giovani candidati ai due progetti (di diversi ambiti territoriali) “Protezione civile, certezza per il nostro territorio montano” e “Protezione civile nel Bellunese” con l’obiettivo di insegnare a prevenire e contrastare il rischio dei fenomeni calamitosi; molti i Comuni coinvolti.

Sostieni ed entra in Note a Margine

Al via la campagna di Fundraising e People raising per raccogliere fondi a sostegno delle attività di progetto e coinvolgere nuovi volontari

Dopo mesi di intenso lavoro, i volontari di Note a Margine – il progetto di rete finanziato dal Co.Ge., oggi Organismo Territoriale di Controllo, e realizzato da Volontarinsieme – CSV Treviso insieme alle Associazioni di Volontariato delle province di Treviso, Belluno, Padova e Rovigo – danno avvio alla campagna per raccogliere fondi a sostegno delle attività di progetto e coinvolgere nuovi volontari.

Lanciato nella primavera del 2016 ed entrato nella sua fase di realizzazione ad aprile 2018, Note a Margine è nato con l’obiettivo di valorizzare, attraverso la co-progettazione e percorsi di formazione, le esperienze di volontariato e le reti già attive nei singoli territori per dare risposta alle persone in stato di marginalità, economica e relazionale. Lavorando insieme secondo i propri ambiti d’intervento, le Associazioni coinvolte hanno quindi sviluppato tre filoni per realizzare azioni specifiche a favore di anziani soli, giovani con disabilità e adulti inoccupati. Conclusa l’intensa fase di formazione e di mentoring e avviate già nel 2019 le singole attività, Note a Margine lancia ora una call to action per sostenere e promuovere le azioni di progetto grazie a nuovi partner, pubblici e privati, finanziatori e volontari.

E così Linea Aperta, il percorso che ha portato all’attivazione di un servizio telefonico gratuito di ascolto per gli anziani che si sentono un po’ soli o che hanno bisogno di qualche informazione sulle attività e i servizi del territorio, cerca volontari a Treviso, Mogliano Veneto e San Fior. Non solo, anche C’è Posto per Te, il progetto di accoglienza e accompagnamento lavorativo rivolto a persone che in cerca di impiego, prevalentemente migranti, è pronto a ricevere nuove forze da tutta la provincia. Chi, in questo particolare momento, ha invece bisogno di un contributo, anche piccolo, per far ripartire le attività e i laboratori a supporto delle autonomie dei giovani con disabilità, sono le Associazioni di Ponte 18.

Per saperne di più, per proporti come volontario e scoprire come e a cosa puoi contribuire con una donazione, naviga tra le nuove pagine di Note a Margine e seguici su facebook @noteamarginecsv 

E per maggiori informazioni sul progetto, chiamaci al numero 0422 320191, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.00. Partecipa alla rete, fai crescere Note a Margine.

Servizio Civile Universale: al via le candidature nella Marca

Sono 211 i posti per i progetti di servizio finanziati nella provincia di Treviso e rivolti ai giovani tra i 18 e i 28 anni. Online gli incontri per avere chiarimenti e indicazioni

Un’esperienza che cambia definitivamente la vita. È il pensiero delle decine di migliaia di giovani che ogni anno operano negli enti del territorio nazionale e nelle associazioni di volontariato per il Servizio Civile. Un’opportunità offerta nel 2021 a quasi 47mila volontari per oltre 2800 progetti italiani e internazionali. Nella provincia di Treviso sono 211 i posti a disposizione dei giovani tra i 18 e i 28 anni per ben 29 progetti che saranno realizzati in settori quali l’assistenza e la solidarietà sociale, la promozione culturale e la salvaguardia dell’ambiente. Il prossimo 13 gennaio in programma sul web l’incontro di presentazione delle sedi e dei posti di servizio nella Marca, organizzato da Volontarinsieme – CSV Treviso in collaborazione con Progetto Giovani. Già attivo lo sportello telematico in videocall per i progetti presentati e finanziati dall’Associazione Comuni della Marca Trevigiana. La scadenza per l’invio delle domande, da effettuarsi online, è fissata a lunedì 8 febbraio.

Dalle attività di assistenza alle persone in condizioni di marginalità o esclusione economica e sociale, alla valorizzazione della storia e della cultura locale, fino all’educazione allo sviluppo sostenibile. Sono solo alcuni degli ambiti dei progetti finanziati per il 2021 nel territorio trevigiano dal Bando di Servizio Civile Universale e riservati a 211 aspiranti operatori volontari tra i 18 e i 28 anni. A spiccare tra le tante organizzazioni e istituzioni del territorio coinvolte, l’Associazione Comuni della Marca Trevigiana con ben 138 posti in tutta la provincia ospitati, tra gli altri, da biblioteche, associazioni, fondazioni e case di riposo, destinati a progetti in settori quali:

– assistenza a minori e giovani (35 posti)

– assistenza ad adulti e anziani (31 + 30 posti)

– assistenza a persone con disabilità (7 posti)

– educazione e promozione della pace, dei diritti umani, della nonviolenza e della difesa non armata della Patria (13 posti)

– tutela e valorizzazione dei beni storici, artistici e culturali (18 posti)

– salvaguardia del suolo (4 posti)

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate, entro le ore 14.00 di lunedì 8 febbraio 2021, esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (Dol) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it

Per saperne di più, mercoledì 13 gennaio è in programma una presentazione online delle sedi e posti di servizio nella provincia di Treviso. L’evento, organizzato da Volontarinsieme – CSV Treviso in collaborazione con Progetto Giovani Treviso, vedrà la partecipazione degli enti e delle organizzazioni coinvolte nei progetti. Incontro gratuito con prenotazione obbligatoria alla pagina web https://bit.ly/2WqrGSv

Tutti i progetti facenti capo all’Associazione Comuni della Marca Trevigiana sono consultabili alla pagina dedicata https://comunitrevigiani.it/p/servizi/servizio-civile/servizio-civile-universale-bando-ordinario-2020.

Per ottenere chiarimenti, risposte e indicazioni, è possibile inoltre collegarsi allo sportello virtuale messo a disposizione dall’Associazione al link https://meet.jit.si/ACMT-PromozioneBando2020 dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 11.30 e il mercoledì anche dalle 15.00 alle 15.30.

Trasporto e accompagnamento sociale, “staccati” 250mila chilometri

Con il progetto Stacco di Volontarinsieme – CSV Treviso sono state aiutate più di mille persone. Il presidente Alberto Franceschini: “La nuova ondata non spaventa il volontariato nella sua capacità di stare sul territorio con i propri mezzi, con l’esperienza, con il grande senso di responsabilità che lo muove”.

In lungo e in largo per la provincia, coprendo ben 73 comuni della Marca Trevigiana, sono quasi 250mila i chilometri percorsi nell’annualità 2019-20 dai 306 volontari autisti di 25 associazioni del territorio. Volontari che hanno offerto il loro tempo – complessivamente 10.667 ore solo di guida – per il trasporto di oltre un migliaio di persone anziane e con disabilità verso strutture sanitarie e ospedaliere per visite mediche, ma anche per la più semplice, ma non di poca importanza, consegna di farmaci e di beni di prima necessità a domicilio. Una mole di attività in crescita dal 2015 e che ha superato nell’ultimo anno oltre 6mila (6.036 per la precisione) trasporti effettuati in 220 giorni, con una media pari a 1.134 chilometri giornalieri percorsi, ovvero come andare da Treviso a Parigi. Tutto questo è Stacco, il progetto di trasporto e accompagnamento sociale finanziato dalla Regione del Veneto e cofinanziato da Volontarinsieme – CSV Treviso e Associazioni aderenti.

Basta una chiamata al numero verde 800 685090 per attivare un servizio che in provincia di Treviso coinvolge ormai un piccolo esercito di 306 volontari appartenenti a 25 associazioni in rete e radicate in 75 comuni del territorio. Un territorio che per 220 giorni solo nell’ultimo anno ha visto 17 auto, 5 pulmini e 50 vetture attrezzate percorrere l’incredibile distanza di 249.665 chilometri, effettuando complessivamente 6.067 viaggi. “Abbiamo trasportato le persone che hanno difficoltà di movimento e di autonomia tali da impedirne anche l’uso dei mezzi pubblici, accompagnandole agli ospedali e alle strutture sanitarie e riabilitative pubbliche e private (percorrendo 142mila chilometri quasi circa la metà del totale dei chilometri percorsi, per circa 3mila trasporti effettuati e 712 utenti) – spiegano i volontari autisti del progetto Stacco -, ma anche per consegnare i farmaci, i pasti e la spesa, in particolare proprio nel corso dei due mesi di lockdown”. Nel dettaglio, infatti, in quel periodo difficile sono stati rendicontati quasi 800 trasporti per circa 10mila chilometri, aiutando 424 persone nelle loro necessità. Il restante numero di trasporti (ulteriori 2.400) e dei chilometri percorsi (circa altri 100mila) è da imputare ai viaggi effettuati per accompagnare gli utenti del servizio in attività extra sanitarie, come negli uffici per pratiche, in luoghi ricreativi e di aggregazione.

Il finanziamento regionale e la copertura economica messa da Volontarinsieme – CSV Treviso e dalle Associazioni raggiunge quasi i 150mila euro (precisamente 148.242 euro) e va a sostenere il costo del carburante, la manutenzione, le assicurazioni e le spese dei mezzi.

“Senza Stacco molte persone con disabilità o scarsa autonomia nel corso dei mesi passati sarebbero state sole, tagliate fuori dal mondo – ha dichiarato Alberto Franceschini, presidente di Volontarinsieme – CSV Treviso – . Mai come quest’anno abbiamo potuto toccare con mano l’importanza che questo progetto, al suo quinto anno di vita, ha per le persone e per il nostro territorio. Anziani soli e persone con disabilità in momenti di difficoltà, come quello attuale dettato dall’emergenza sanitaria, sono ancora più fragili, ancora più esposte ai rischi dell’abbandono, della solitudine di una condizione personale che le mette drammaticamente di fronte all’impotenza di potersi anche semplicemente procurare il necessario per un pasto, per provvedere a se stessi nelle minime cose. Per questo– ha sottolineato il presidente– il volontariato è fondamentale, arriva ed è arrivato, in modo organizzato e in rete, lì dove il welfare pubblico non riesce, con la sua innata capacità di stare sul territorio, raccoglierne i bisogni e monitorarli costantemente. L’emergenza dentro la quale stiamo nuovamente scivolando sì ci spaventa ma non ci abbatte – conclude Franceschini – perché siamo forti dei mezzi che abbiamo a disposizione, dell’esperienza acquisita negli anni, del senso di responsabilità che ci muove.”

La rete delle Associazioni aderenti:
Distretto di Asolo
Anteas Anziani e pensionati San Francesco – Resana
Anteas Amici di Godego – Castello di Godego
Anteas Generazioni Solidali – Caerano di San Marco
Anteas Montebelluna – Montebelluna
Anteas Valcavasia – Cavaso del Tomba e Possagno
Auser Circolo Filo d’Argento – Asolo
Carmen Mutuo Aiuto – Castelfranco Veneto

Distretto di Pieve di Soligo
Amici del Centro Sociale Piazzoni Parravicini – Vittorio Veneto
Anteas Con.t.e.a. – Conegliano
Anteas Pensionati Anziani e Volontariato – San Fior
Auser Circolo Il Nettuno – Conegliano
Auser Circolo Filo d’Argento – Vittorio Veneto

Distretto Treviso Nord
Anteas Ponte di Piave – Ponte di Piave
Anteas Sole e Sorriso – Maserada sul Piave
Anteas Volontari San Martino – Paese
Auser Volontari Paese – Paese
La Fonte – Fontanelle
Volontari Istrana – Istrana

Distretto Treviso Sud
Anteas Coordinamento di Treviso – Treviso
Anteas San Biagio – San Biagio di Callalta
Auser Nuova Villa – Monastier
Auser Provinciale di Treviso – Treviso
Centro ricreativo anziani e pensionati – Roncade
Coordinamento Treviso Sud – Mogliano Veneto
Ass. Il Pesco – Mogliano Veneto

Incontro in diretta social con lo scrittore Enrico Galiano

Sabato 5 dicembre, dalle ore 11.00, l’evento in diretta social organizzato da Volontarinsieme – CSV Treviso in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato

Nella Giornata Internazionale del Volontariato, Volontarinsieme – CSV Treviso incontra online l’insegnante, scrittore e videomaker pordenonese Enrico Galiano in Dall’Io al Noi. Viaggio attraverso le parole del Volontariato. Un evento in diretta social, in programma sabato 5 dicembre, dalle ore 11.00 alle ore 12.00, con il quale il Centro di Servizio per il Volontariato trevigiano anche in questa fase pandemica celebra una ricorrenza importante per tutto il mondo del terzo settore. Un’occasione per riunire, attraverso l’ausilio del web, studenti, volontari e cittadini alla riscoperta delle motivazioni che ci portano a donare il nostro operato a favore della collettività. Un percorso a tappe tra le parole che danno senso al nostro agire, dai principi fondamentali racchiusi nella Carta dei Valori del Volontariato Italiano alle esperienze quotidiane dell’associazionismo e del non profit nel territorio trevigiano. L’incontro vedrà la partecipazione di Alberto Franceschini, Presidente di Volontarinsieme – CSV Treviso.

Enrico Galiano (Pordenone, 1977) insegna in una scuola di periferia. È il creatore della nota webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook, e promotore del movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Tra i suoi romanzi, Eppure cadiamo felici (2017), Tutta la vita che vuoi (2018), Più forte di ogni addio (2019) e L’arte di sbagliare alla grande (2020), tutti editi da Garzanti.

Dall’Io al Noi. Viaggio attraverso le parole del Volontariato è parte della programmazione di Università del Volontariato a Treviso e rientra nel progetto “WakeUp. A scuola di legame sociale”, finanziato dal Co.Ge. Veneto con capofila il CSV di Padova, in collaborazione con i Centri di Servizio per il Volontariato di Rovigo, Verona, Venezia, Vicenza e Treviso.

Per partecipare all’incontro e porre domande agli ospiti in diretta su facebook: https://www.facebook.com/VolontarinsiemeCSVtreviso
Per seguire il live su youtube, collegarsi al canale di Volontarinsieme – CSV Treviso.

UniVol a Treviso: crescono i giovani iscritti

Un percorso formativo sempre più attrattivo per i giovani. Questa la fotografia della VII classe di Università del Volontariato di Treviso, percorso formativo gratuito offerto da Volontarinsieme – CSV Treviso insieme all’Università Ca’ Foscari Venezia. Rispetto all’anno accademico 2019/2020, si abbassa l’età media degli iscritti, da 59 a 36 anni, segno del crescente interesse per il terzo settore tra i più giovani nell’anno dell’emergenza sanitaria e sociale dovuta alla pandemia di Covid-19. Venerdì 20 novembre, la cerimonia online per la consegna degli attestati e l’apertura del nuovo anno di studi.

Passa da 59 a 36 anni l’età media degli iscritti alla nuova classe dell’Università del Volontariato a Treviso. È il balzo che emerge dalle rilevazioni di Volontarinsieme – CSV Treviso sulle immatricolazioni dell’anno accademico 2020/2021. Un progetto, quello avviato a Treviso nel 2014 grazie alla collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, sempre più attrattivo per i giovani e che suggerisce una controtendenza rispetto al dato nazionale rilevato dall’ISTAT negli ultimi anni, con la maggioranza delle persone attive nel non profit attestata nella fascia tra i 40 e i 60 anni.
Un segnale importante nell’anno dell’emergenza sanitaria e sociale dovuta alla pandemia di Covid-19, che si colloca in un quadro più generale di crescita per l’Università del Volontariato a Treviso. I dati sugli iscritti al nuovo anno accademico, infatti, oltre a registrare un abbassamento dell’età media dei nuovi studenti, più in generale confermano l’attrattività dell’offerta formativa gratuita di UniVol a Treviso con 135 iscrizioni pervenute contro le 122 domande ricevute nel 2019.
Una proposta che nell’annualità appena conclusasi ha coinvolto 35 relatori in totale, tra formatori, esperti e operatori del terzo settore, di cui 13 docenti e collaboratori dell’ateneo cafoscarino, a condurre workshop e seminari, dalle lezioni del curriculum strutturato a quelle dello short master per dirigenti, oltre agli appuntamenti dedicati alla gestione dell’emergenza coronavirus.
Attività seguite tra il 2019 e il 2020 da oltre 400 corsisti, sia in presenza al Campus trevigiano di Ca’ Foscari sia con modalità didattiche a distanza, e completate nella loro interezza da 23 iscritti pronti a ricevere virtualmente l’attestato di partecipazione in occasione della cerimonia che si svolgerà online venerdì 20 novembre, dalle ore 16.30.
Un traguardo che coinciderà, in una vera e propria staffetta in diretta sul web, con l’avvio dell’anno accademico 2020/2021 e il benvenuto alla VII classe composta da 30 corsisti più due uditori, con un’età che varia dai 18 ai 67 anni. A portare i saluti, il Prorettore Vicario dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Prof. Antonio Marcomini, il Presidente di Volontarinsieme – CSV Treviso, Alberto Franceschini, insieme al direttore uscente del Centro SELISI, Prof. Giancarlo Corò, e al suo successore Prof. Stefano Soriani.

800 12 10 32 “Linea Aperta” per gli anziani di Treviso

800 12 10 32 è il numero verde gratuito che sarà attivo tutti i mercoledì dalle 9.30 alle 12.00 e i venerdì dalle 15 alle 17.30, per un servizio di ascolto e accompagnamento telefonico dedicato alle persone anziane residenti nel Comune di Treviso.

Un modo per farsi prossimi agli anziani che, in qualche modo, soffrono la marginalità, vivono soli o con difficoltà di interazione.

Una telefonata per chiacchierare, condividere gioie, esperienze, preoccupazioni o piccole necessità, proporre attività o realtà associative del territorio che possono diventare punti di riferimento per integrazione, coinvolgimento, compagnia. Una occasione, inoltre, per cercare di fornire informazioni utili (farmacie aperte, ambulatori, servizi sanitari) e per indirizzare le persone anziane al servizio di trasporto sociale già attivo nel territorio.

Un servizio nato nell’ambito di “Note a Margine”, un percorso avviato da Volontarinsieme-CSV Treviso, che mette in rete più realtà associative, in una co-progettazione che dia risposte ai bisogni che emergono dal territorio.

In questa specifica azione, preziosa è la collaborazione del Comune di Treviso che, nell’insieme delle proposte attivate per questa categoria di cittadini, condivide gli obiettivi del progetto “Linea Aperta” e mette a disposizione gli spazi comunali per i volontari che gestiranno il servizio telefonico.

“Una “Linea Aperta” che possa diventare punto di riferimento per tutti gli anziani che sentano il bisogno di essere ascoltati e, spesso, indirizzati verso attività o iniziative che possono valorizzare il loro essere ancora soggetti attivi di una comunità – spiega Alberto Franceschini Presidente di Volontarinsieme – CSV Treviso – il progetto si articola in più Comuni della nostra provincia e, per il territorio di Treviso, vede la collaborazione dell’amministrazione comunale e in particolare dell’Assessorato alle Politiche Sociali, partner con il quale più volte ci confrontiamo e agiamo in comunità di intenti e obiettivi, perché le azioni siano il più efficaci possibile.”

Così l’assessore alle Politiche sociali Gloria Tessarolo:  “Abbiamo da subito sposato l’idea del progetto del CSV Treviso. In queste settimane, ci siamo confrontati con i volontari che gestiranno il numero telefonico per la Città di Treviso, mettendo a disposizione l’esperienza e le competenze dell’area anziani del settore sociale comunale al fine di rafforzare la rete territoriale, offrendo così anche gli spazi del Comune dove ospitare il progetto. Siamo convinti che le risposte ai cittadini possano arrivare con più efficacia dialogando con il volontariato e il Terzo Settore con idee e competenze condivise”.  

Coronavirus: cartellonistica per locali associazioni

CARTELLONISTICA UTILE ALLE ASSOCIAZIONI

Per sostenere le Associazioni nella fase di corretta riapertura delle sedi mettiamo a disposizione la cartellonistica fornitaci da EbiCom (Ente Bilaterale Commercio Turismo e Servizi) che dovrà essere esposta

– all’ingresso delle sedi (vedi allegato: Cartellonistica_Ingresso al pubblico)

– nei locali di accoglienza dipendenti, volontari e visitatori (vedi allegato: Cartellonistica_sicurezza dipendenti e pubblico)

– nei bagni (vedi allegato: Cartellonistica_Come lavarsi le mani)

 

 

Ringraziamo EBiCom per il prezioso supporto.

 

 

 

 

“Assistenti Civici”, le perplessità del Terzo Settore.

Anche il Presidente di Volontarinsieme – CSV Treviso si schiera contro la proposta del Ministro Boccia di assoldare, attraverso un bando specifico, 60mila “assistenti civici” che potranno essere impiegati dai sindaci per lo svolgimento di attività sociali, durante la cosiddetta “fase 2” del covid-19.

“La scelta di istituire un bando per reclutare i cosiddetti assistenti civici, dimostra improvvisazione e poca conoscenza del mondo del volontariato. – tuona FranceschiniSe proprio si vogliono impegnare le persone in lavori socialmente utili, le norme esistono già e basta applicarle. Mi riferisco, ad esempio, ai destinatari del reddito di cittadinanza. Se poi gli amministratori locali vogliono costruirsi un loro “parco volontari”, questa è una ghiotta occasione. Ma noi, da sempre, sosteniamo la collaborazione tra Istituzioni e Terzo Settore, la stessa riforma indica in questa co-progettazione, lo strumento principale per valorizzare il volontariato nel territorio.”

L’assistenzialismo mascherato da Terzo Settore non può proprio funzionare, secondo Franceschini.Non vorrei che così facendo si gettasse un colpo di spugna sul concetto di sussidiarietà, e passasse il messaggio che al Terzo Settore non servano professionalità e coordinamento di rete. Si prosegua, piuttosto, nel solco tracciato dalla riforma, assegnando a tutti gli enti il ruolo da protagonisti che gli spetta nella definizione di un nuovo modello di welfare e inclusione sociale.”

“In questi tre mesi di quarantena, abbiamo assistito a scelte che non abbiamo compreso,  come l’istituzione di COC comunali senza coinvolgere le associazioni, vere antenne sul territorio, o la chiusura delle sedi comunali utilizzate dalle organizzazioni di volontariato, che di conseguenza hanno dovuto fermare il loro servizio. Eccoprosegue il Presidente di Volontarinsiemecrediamo che in questa fase il volontariato andasse valorizzato e non ostacolato.”

“I volontari non hanno mai smesso di dare il loro contributo, nonostante le molte difficoltà, compiendo una scelta di libertà individuale, che non può e non deve essere subordinata ad una ordinanza. Nel nostro territorio il volontariato organizzato conta oltre 640 realtà. Solo CSV ne rappresenta 350, con 90mila volontari. Ripartiamo da qui, con una collaborazione tra enti, per il bene vero delle nostre comunità” conclude Franceschini.

Disabilità, grido di allarme di famiglie e associazioni

Volontarinsieme – CSV Treviso scrive alla Regione Veneto, all’Assessore alla Sanità Lanzarin, al Direttore dell’Ulss2 Francesco Benazzi e ai responsabili dell’area disabilità dei distretti nella provincia di Treviso, per richiamare l’attenzione sulla condizione delle persone con disabilità e delle loro famiglie e proporre alcune azioni da intraprendere nella cosiddetta “fase 2”.

Le associazioni trevigiane, impegnate nell’ambito delle persone con disabilità, sono molto preoccupate per la situazione che coinvolge tutte le persone disabili che, ad oggi, a causa dell’emergenza sanitaria COVID-19, non possono più frequentare i propri luoghi di lavoro (ceod, percorsi SIL), la scuola, le attività volte a mantenere e/o accrescere le proprie autonomie personali e sociali. Tra queste sono stati sospesi anche i progetti sperimentali di inclusione sociale e residenzialità tra cui quelli avviati con la legge 112 per il “Dopo di Noi” finalizzati, questi ultimi, al sostegno delle persone con gravità e prive del sostegno familiare o con genitori anziani.

A richiedere e sollecitare l’impegno di Volontarinsieme le associazioni Anffas Treviso, Don Paolo Chiavacci, Polaris, Genitori della Nostra famiglia e Rete Interagendo (che riunisce realtà associative e della cooperazione sociale del Distretto Ulss2 di Treviso), che già stanno lavorando alla proposta di alcune azioni da riprendere o potenziare e per le quali chiedono l’avvio di una progettualità urgente, tra le quali:

  • Incontri di autonomia e socializzazione a distanza per le persone con buone capacità relazionali e sociali;
  • Video – tutorial per supportare percorsi individuali nell’acquisizione di piccole autonomie in casa;
  • Valorizzazione della figura dell’addetto all’assistenza da affiancare all’insegnante di sostegno, come possibilità per superare l’esclusione dai percorsi scolastici a distanza;
  • Ripensamento delle attività di tutti i servizi per la disabilità compresi i percorsi sperimentali (legge 112, percorsi di sviluppo autonomie) per garantire la sicurezza di chi opera e di chi fruisce dei servizi;
  • Percorsi di formazione per il personale e per i volontari coinvolti relativi alle norme di sicurezza e al sostegno psicologico delle persone e dei loro familiari;
  • Creazione di una proposta operativa dedicata e attuabile per il periodo estivo che è alle porte.

“Come Volontarinsieme – CSV Treviso vogliamo farci portavoce del grido delle associazioni di familiari di persone con disabilità che vedono giorno dopo giorno diminuire la capacità di gestire in modo produttivo ed efficace la vita quotidiana dei loro figli e familiari, siano essi in età evolutiva o in età adultaafferma Alberto Franceschini Presidente di Volontarinsieme CSV Treviso –  “La chiusura dei Centri diurni, il blocco dei progetti, l’impossibilità di stare insieme con i compagni e gli educatori sta infatti pesantemente destabilizzando le persone con disabilità, come hanno sottolineato le nostre associazioni impegnate in questi settori.”

“Accanto alla graduale riapertura del mondo produttivo/lavorativo chiediamo, insieme alle nostre associazioni, che si inizino a lanciare segnali sulla possibilità di progettazione di attività e azioni anche per le persone con disabilitàrilancia Franceschini.

Da sempre il Terzo Settore è antenna preziosa rispetto alle necessità delle persone e al contempo energia creativa per implementare risposte ai bisogni stessi. Il monitoraggio e il sostegno a distanza alle situazioni più critiche non è mancato in questi mesi e ha visto impegnate le figure operative e i volontari senza sosta.

“E’ urgente iniziare a pensare a tempi e termini di una fase 2 anche per le persone con disabilità, ed è necessario che le istituzioni preposte definiscano un protocollo che fornisca margini oggettivi di operatività sia per gli operatori specializzati che per il mondo del volontariato impegnato nell’ambito su tutto il territorio provinciale” conclude Franceschini.

 

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