Bilancio mandato 2015-2018

Bilancio mandato 2015-2018

Un volontariato sempre più preparato e presente nel territorio, quello che si è consolidato nel mandato 2015-18 che si sta concludendo, con la presidenza di Alberto Franceschini.

Il rinnovo del consiglio direttivo e della presidenza avverrà con le elezioni indette per Sabato 10 Marzo, dalle ore 9, all’Hotel Ca’ del Galletto.

Oltre 350 organizzazioni di volontariato, 9.300 volontari e più di 89mila soci aderenti, con un “valore economico” stimato del volontariato trevigiano di 12milioni e 800mila euro annui (calcolato sul milione di ore di volontariato stimate per ogni anno), questi sono i dati che emergono dal bilancio sociale del 2015, un lavoro capillare di analisi e di mappatura del volontariato trevigiano.

In questi anni particolare attenzione è riservata alla co-progettazione su larga scala, evidente nei progetti “STACCO”, trasporto e accompagnamento sociale delle persone fragili, grazie alle rete di associazioni ed enti locali che partecipano attivamente.

Nelle due annualità in cui il progetto è attivo a Treviso sono stati percorsi quasi 300.000 chilometri effettuando circa 8300 trasporti aiutando circa 1500 persone.

Centrale il progetto “Centri di Sollievo” per Alzheimer, realtà consolidate nella provincia di Treviso che conta 38 centri, con oltre 620 volontari e 350 ospiti accolti.

Molto significativo, durante questo mandato, l’avvio dello sportello per “Amministratori di Sostegno” con la relativa formazione di circa 90 volontari, che potrà trovare nuova definizione in seguito all’emanazione della circolare applicativa della Regione Veneto.

In questa fase, grazie anche all’alta formazione offerta attraverso l’Università del Volontariato, che nel triennio ha coinvolto più di 1200 persone, provenienti da 300 associazioni, delle quali ben 130 hanno frequentato il percorso strutturato.

Sono state messe in campo azioni sempre più mirate all’attualità dei bisogni e alle nuove emergenze, ad esempio la stesura della Guida per i richiedenti asilo”, il protocollo siglato con la Prefettura di Treviso per l’impiego dei profughi in lavori di pubblica utilità e i corsi di formazione  attivati nel 2017.

Importante il lavoro per la nascita degli empori solidali per la raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari.

Queste esperienze sono state recepite anche dall’Università del Volontariato, che ha realizzato corsi specifici su queste tematiche.

Oggi Volontarinsieme – CSV Treviso ad oggi è la più grande rete di associazioni del territorio provinciale.

“Voglio ringraziare l’intero consiglio direttivo, e in particolare i vice presidenti Gianni Bit e Anna Andreatta, per il sostegno alle iniziative intraprese in questi anni. L’impegno di Volontarinsieme si è tradotto in una modalità costante di lavoro in rete (sia tra le singole associazioni che tra le associazioni e le istituzioni) per rendere il volontariato protagonista autorevole nel collaborare alla definizione delle politiche sociali in quei settori dove tradizionalmente i volontari svolgono la loro operaafferma il Presidente uscente Alberto Franceschini –  l’assistenza, la sanità, il sostegno alla famiglia, la cura degli anziani, le politiche giovanili, la disabilità, l’immigrazione, le nuove povertà, la tutela ambientale, la cooperazione internazionale.”

Molti i servizi che ogni anno vengono erogati dal CSV di Treviso come dimostra l’attività svolta nel 2016:

139 Iniziative di promozione del volontariato

8.517Studenti coinvolti in attività

269 Iniziative di Orientamento al volontariato

757 Ore di formazione

1200 Consulenze alle associazioni

548 Servizi logistici

110 Servizi di comunicazione

35 Incontri di animazione territoriale

Volontarinsieme nel corso dell’ultimo triennio si è molto impegnato anche nel sostegno alla progettazione.

Attualmente sono avviate le attività di co-progettazione presentate in merito al Concorso di idee (Tot investimento 144mila euro):

  • Indipendente – prendiamoci cura (lotta alle ludopatie)
  • Mens sana incorpore sano (integrazione ragazzi con disabilità con lo sport)
  • Il valore dell’inclusione (integrazione persone con disabilità con gli orti e con il lavoro
  • Form-attiva (sviluppo di comunità)

Volontarinsieme ha avviato progettualità, per un totale di 150mila euro, anche nelle aree:

  • Centro di accoglienza padri separati
  • Contrasto alla violenza di genere
  • Sostegno ai minori in difficoltà
  • Raccolta eccedenze alimentari

Un grande progetto “Note a margine” ha preso avvio grazie al sostegno economico del Co.Ge. (pari a 235mila euro) dedicato al contrastare situazioni di marginalità.

“L’impegno per i prossimi anni è di proseguire su alcune tematiche e ambiti che ci stanno particolarmente a cuore, come il disagio in adolescenza, le ludopatie, le eccedenze alimentari, le nuove forme di marginalità (vedi i padri separati) – prosegue FranceschiniSono gli ambiti su cui concentreremo la nostra programmazione e su cui investiremo i fondi che arrivano dal comitato di gestione regionale e nazionale.”

L’altra grande sfida che attende i CSV nei prossimi mesi è sicuramente l’attuazione della Riforma del Terzo Settore, che inevitabilmente richiederà una nuova trasformazione e un’evoluzione del mondo del volontariato.

La riforma, infatti, è intervenuta non solo a riordinare la normativa sul terzo settore, ma anche a dettare nuovi paradigmi per i CSV che si troveranno a supportare una platea più ampia rispetto al passato, composta non solo dal volontariato, ma da tutti gli Enti del Terzo Settore (ETS) che comprendono ad esempio le Associazioni di Promozione Sociale (APS), le Fondazioni, le Imprese sociali e il mondo della Cooperazione Sociale. Quello che viene chiesto al CSV – conclude Alberto Franceschini –  è di essere a fianco delle associazioni non più e non solo per fornire consulenze in termini legali, fiscali, amministrativi o di formazione, ma di riuscire a porsi come attivatore e animatore di processi attraverso cui gli Enti del Terzo Settore cercano di dare risposte ai bisogni che emergono dal territorio”

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