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Bilancio_550 mila euro per il volontariato trevigiano
Treviso. Oltre 550 mila euro a disposizione del volontariato trevigiano (provenienti da stanziamenti delle fondazioni bancarie e dal CO.GE.) per la progettazione e i servizi offerti alle associazioni del territorio. Il bilancio di previsione, insieme alla programmazione 2016, è stato approvato durante l’assemblea delle associazioni aderenti a Volontarinsieme – CSV Treviso, che si è svolta Sabato 20 Febbraio a Mareno di Piave.
Ben 242 mila euro (il 45% del bilancio) rappresentano le risorse che saranno erogate alle associazioni di volontariato attraverso il finanziamento di progetti su bandi. Oltre 300 mila euro andranno invece a finanziare la promozione (68 mila euro), la formazione (45 mila euro), la consulenza e l’assistenza alle organizzazioni (30 mila euro) la progettazione sociale (26 mila euro).
Grande attenzione quest’anno, sarà destinata alla formazione degli amministratori di sostegno, al tema delle eccedenze alimentari e, come già si sta facendo da mesi, alla gestione dell’accoglienza richiedenti asilo (di recente presentata la “Guida per profughi” realizzata dal CSV Treviso). Tra gli obiettivi di Volontarinsieme, anche il potenziamento delle attività di formazione (grande successo sta avendo l’Università del Volontariato) e un restyling dell’immagine del volontariato trevigiano, con un nuovo sito internet e progetti di comunicazione integrata.
“Il Bilancio di previsione fa seguito alle azioni derivanti da impegni presi nel corso dell’ultima parte del 2015 come il Bilancio Sociale, il Progetto Immigrati, ma anche la realizzazione del nuovo sito internet e un potenziamento della rete di comunicazione – afferma Alberto Franceschini Presidente Volontarinsieme – CSV Treviso – Una novità sarà anche il concorso di idee che proporremo nell’ambito della co-progettazione. Da sottolineare come un grande riconoscimento e valore venga attribuito alla progettazione delle singole Associazioni di Volontariato che avranno comunque, nonostante la contingenza, la possibilità di raccogliere i bisogni del territorio, del quale rimangono prime sentinelle e principali attrici nelle azioni di sostegno.”