Co.Ge. presenta i dati dei CSV Veneti

Co.Ge. presenta i dati dei CSV Veneti

 

Treviso. Nei giorni scorsi sono stati presentati a Treviso, a tutti i CSV del Veneto, i dati emersi dal Report Nazionale del COGE il Comitato di Gestione dei fondi speciali erogati al volontariato, dal quale sono stati estratti i valori regionali.

I sette Centri per il Servizio veneti, operano in 31 “punti di servizio” (4.4 per CSV). Obiettivo di decentrare maggiormente l’attività dei CSV è condizionato dai fondi, ma è anche in relazione alla capacità di interloquire con le varie OdV valorizzano le risorse umane.

Nel 2013 le risorse umane impiegate nei CSV del Veneto ammontano a circa 30 unità (4.4 tempi pieni per CSV) che svolgono attività di front office e consulenza.

I finanziamenti stanziati nel 2013 (anno di riferimento del dossier) dal Co.Ge. ai 7 CSV del Veneto ammonta a 3.6 milioni di euro, per la prima volta sotto i 4 milioni e in ulteriore regresso ripsetto al 2012 (- 13.3%) e in netto calo negli ultimi anni, basti pensare che nel 2009 venivano trasferiti circa 12 milioni di euro.

Con il diminuire delle assegnazioni, cala anche la spesa dei CSV veneti, in costante flessione più che nel resto del Paese, e per il 70% va alla progettazione sociale.

“Le organizzazioni di volontariato in Veneto sono aumentate in misura inferiore ai dati nazionali, forse a causa di una particolare rigidità nella gestione dei Registri Regionali dove le odv devono iscriversi commenta il Presidente di Volontarinsieme – CSV Treviso Alberto Franceshini –  Anche i fondi a disposizione sono in netta costante diminuzione. E’ significativo, però, che i CSV del Veneto siano classificati come i migliori e più efficienti nel Paese, anche per contenimento delle risorse umane impiegate, pur mantenendo un’efficienza progettuale e una qualità dei servizi erogati. In Veneto, tra l’altro, il 98% delle risorse che arrivano dal CO.GE. viene impiegato per la gestione dei nostri centri, e il 70% di queste è destinato al sostegno delle odv e alla co-progettazione sociale. E’ però da considerare la costante la diminuzione di trasferimenti, che ogni anno segna una flessione considerevole.”

 “Visto la drastica diminuzione di risorse a disposizione del volontariato, i CSV devono affinare la capacità di fungere da soggetto catalizzatore e moltiplicatore di risorse disponibili sul territorio – prosegue Franceschini – Sarà necessario fare rete, su obiettivi e azioni, migliorando la pianificazione e aumentando qualità e formazione. Sarà inoltre da capire quali trasformazioni porterà in atto la Riforma del Terzo Settore, soprattutto per quanto concerne proprio i finanziamenti diretti di progetti alle OdV, con la necessità di considerare anche eventuali fondi europei.”

 

 

Sei una Associazione?