
Laboratorio Sociosanitario
È una storia che parte da lontano, quella del Laboratorio Sociosanitario e comprende oggi molteplici attività: il confronto continuo con le Ulss del territorio grazie alla partecipazione nell’organizzazione della Conferenza dei Servizi, alla partecipazione dei vari percorsi inerenti i Piani di zona, il progetto Giro di boa sulle esperienze di auto mutuo aiuto, il progetto sull’istituto dell’Amministratore di Sostegno, ed in passato lo studio e la diffusione della conoscenza del Piano Socio Sanitario Regionale e il progetto Una risposta per tutti, dedicato all’integrazione fra servizi sociali e sociosanitari nell’Ulss 7.
Fin dal 2004 il Coordinamento ha chiamato all’appello tutte le organizzazioni impegnate in ambito sociosanitario. Obiettivo: censire e valutare la presenza, il ruolo e il peso dell’associazionismo attivo in questo settore all’interno delle tre Ulss della provincia. La prospettiva a lungo termine dell’indagine era di ridefinire il rapporto tra associazioni e aziende sanitarie: in primo luogo quantificando e rendendo visibile l’effettivo apporto del volontariato a sostegno dei sistema sanitario locale nel rispondere ai bisogni dei cittadini, e in un secondo momento facendo valere il peso delle associazioni.
Il volontariato trevigiano non vuole sostituirsi alle istituzioni nella programmazione, né farne il “controcanto”, bensì rappresentare al meglio i bisogni della comunità e farsene portavoce. Questo significa affermare il diritto/dovere del volontariato di essere co-protagonista nella definizione di politiche pubbliche relative ai servizi sociosanitari; e contemporaneamente superare la frammentazione del volontariato, unendo le forze nell’analisi dei bisogni e nella progettazione delle risposte, senza rinunciare all’autonomia e all’identità di ciascuna associazione.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo il mondo del volontariato deve acquisire sempre maggior autorevolezza nei propri interventi.